Coronavirus

Patrimoni raddoppiati per i 10 Paperoni. Effetto Covid: 15mila dollari al secondo

Musk, Bezos, Arnault e gli altri da 700 a 1.500 miliardi. Il boom delle Big Pharma. E in Italia i super ricchi sono 13 più di prima

Patrimoni raddoppiati per i 10 Paperoni. Effetto Covid: 15mila dollari al secondo

Con la pandemia di Covid i ricchi sono diventati ancora più ricchi. Mentre 163 milioni di persone sono cadute in povertà, dal marzo 2020 i patrimoni dei 10 individui più ricchi del mondo sono più che raddoppiati, passando da 700 a 1.500 miliardi di dollari (al ritmo di 15mila dollari al secondo, 1,3 miliardi al giorno). A certificare l'allargamento del divario andando nel dettaglio è Oxfam nel suo rapporto intitolato La pandemia della disuguaglianza, pubblicato in occasione dell'apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos. L'organizzazione ha basato i suoi risultati sul Global Wealth Report di Credit Suisse e sulla Forbes Billionaires List, che indica come i 10 Paperoni del Pianeta il patron di Tesla Elon Musk, il numero uno di Amazon Jeff Bezos, il capo del gruppo Lvmh Bernard Arnault, gli ex ceo di Microsoft Bill Gates e Steve Ballmer, l'ex ceo di Oracle Larry Ellison, i fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e l'investitore Warren Buffet. «Già in questo momento i 10 super ricchi detengono una ricchezza sei volte superiore al patrimonio del 40% più povero della popolazione mondiale, composto da 3,1 miliardi di persone», ha sottolineato Gabriela Bucher, direttrice di Oxfam International.

Dall'inizio dell'emergenza Covid, ogni 26 ore un nuovo miliardario si è unito a una élite composta da oltre 2.600 Paperoni le cui fortune sono aumentate di ben 5mila miliardi di dollari, in termini reali, tra marzo 2020 e novembre 2021. Allo stesso tempo, Oxfam denuncia che ogni 4 secondi una persona muore per mancanza di accesso alle cure, per l'impatto della crisi climatica, per fame e per violenza di genere. «Le banche centrali hanno pompato miliardi di dollari nei mercati finanziari per salvare l'economia, ma gran parte di queste risorse sono finite nelle tasche dei miliardari che cavalcano il boom del mercato azionario - ha aggiunto Bucher, ribadendo che - alcuni settori hanno beneficiato della crisi con conseguenze avverse per troppi, come nel caso del settore farmaceutico, fondamentale nella lotta alla pandemia, ma succube alla logica del profitto e restio alla sospensione temporanea dei brevetti e alla condivisione di know how e tecnologie necessarie per aumentare la produzione di vaccini e salvare vite anche nei contesti più vulnerabili». Per Oxfam, i monopoli detenuti da Pfizer, BioNTech e Moderna hanno permesso di realizzare utili «per 1.000 dollari al secondo e creare cinque nuovi miliardari». Al contempo «meno dell'1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito».

Tornando ai Paperoni del Pianeta, solo per il numero uno di Amazon, una delle aziende il cui fatturato è decollato con il virus, Oxfam calcola un «surplus patrimoniale» nei primi 21 mesi di pandemia di 81,5 miliardi di dollari, l'equivalente del costo stimato della vaccinazione (due dosi e booster) per l'intera popolazione mondiale. Per quanto riguarda l'Italia, secondo Oxfam dopo un 2020 in cui oltre milione di individui e 400mila famiglie sono sprofondati nella povertà, è continuata a crescere la concentrazione della ricchezza.

A fine 2020 il 5% più ricco degli italiani deteneva una ricchezza superiore a quella dell'80% più povero, e fra marzo 2020 e novembre 2021 il numero dei miliardari italiani della lista di Forbes (di cui fanno parte ad esempio Giovanni Ferrero, Leonardo Del Vecchio, Stefano Pessina, Giorgio Armani e Silvio Berlusconi) è aumentato di 13 unità, mentre il valore aggregato dei patrimoni dei super ricchi è cresciuto del 56% a 185 miliardi di euro alla fine dello scorso novembre.

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