Il patto Draghi-Macron: "Allineati sulle sanzioni alla Russia"

Il premier italiano a Versailles per partecipare al vertice informale dei leader Ue: "Chiediamo a Putin di cessare il bombardamento sui civili". E sull'Italia rassicura: "Non siamo in recessione"

Il patto Draghi-Macron: "Allineati sulle sanzioni alla Russia"

Porre immediatamente fine alle operazioni militari ai danni dei civili e mettere da parte i conflitti con l'Ucraina. È questo l'appello che Mario Draghi ha rivolto nuovamente a Vladimir Putin. Il premier italiano, arrivando a Versailles per il Consiglio europeo informale tra capi di Stato e di governo dell'Ue, ha assicurato che si continuerà a chiedere con insistenza al presidente della Federazione Russa di "cessare le ostilità e in particolare i bombardamenti sui civili".

Il patto Draghi-Macron

Nel pomeriggio Draghi ha avuto un lungo incontro con il presidente francese Emmanuel Macron: i due hanno discusso della guerra in atto in Ucraina e di tutte le conseguenze che interesserano sia l'Europa sia l'Italia. Il premier ha fatto sapere che Italia e Francia "sono allineate" con il resto dell'Unione europa sia nella risposta alle sanzioni sia nel sostegno per i Paesi "che queste sanzioni necessariamente comporteranno". Si hanno bene in mente gli effetti delle sanzioni sull'economia europea, "ma la risposta non è allentare la pressione sulla Russia e su Putin".

La risposta al dramma della crisi ucraina "non può che essere europea", così come la reazione nei confronti della Russia. Ma Draghi aggiunto che "dovrà essere una risposta europea e italiana" anche per quanto riguarda il sostegno dell'economia italiana.

Nel pomeriggio si parlerà pure della possibilità di emettere debito comune garantito dagli Stati membri dell'Ue per finanziare le spese necessarie a rendersi meno dipendenti dagli idrocarburi russi e irrobustire l'Unione sul piano della difesa. Comunque Draghi ha tenuto a precisare che l'Italia e la Francia "sono completamente allineate anche su questo fronte".

L'economia in Italia

È evidente come i conflitti Ucraina-Russia abbiano comportato - e purtroppo continueranno a comportare - degli effetti negativi ai Paesi non coinvolti nell'operazione militare. Ad esempio ciò si sta traducendo in un rallentamento dell'economia europea e italiana: per Draghi è fondamentale sostenere le imprese e il potere d'acquisto delle famiglie "con la stessa convinzione e la stessa rapidità con cui abbiamo sostenuto la risposta alla Russia".

Il presidente del Consiglio non ha nascosto che c'è stato un rallentamento, ma allo stesso tempo ha precisato che l'economia italiana "non è in recessione" e "continua a crescere".

In questo momento occorre affrontare "subito queste strozzature nell'offerta, queste mancanze di materie prime" in tutti i settori. Il che significa non solo sostegno alle famiglie e alle imprese, ma anche diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

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