Stai a vedere ora che la soluzione a tutta questa baraonda viene fuori da Valdengo, un Comune dell'alto Piemonte a dieci chilometri da Biella. Valdengh, in piemontese, conta appena 2.300 abitanti, eppure il suo sindaco, il deputato di Forza Italia Roberto Pella, ha trovato la formula vincente per uscire dall'impasse scuola. A Valdengo, infatti, l'istituto comprensivo (400 alunni di elementari e medie del paese e di sei Comuni limitrofi) che prende il nome da un suo lontano parente, il Giuseppe Pella secondo presidente del Consiglio della Repubblica, aprirà addirittura in anticipo: lunedì 7 settembre. Una settimana prima della data statale del 14 settembre, per permettere agli studenti di rimettersi in pari, per quanto sia possibile, con i mesi persi.
Un modello che potrebbe essere esportato altrove. «A fine giugno - racconta il sindaco Pella - ho chiesto al preside Paolo Parolini, un ragazzo veneto di 30 anni che è qui da due, di convocare il corpo docente e proporre la riapertura anticipata, mettendo il Comune a garanzia della sicurezza dei locali. Il preside ha subito accolto l'invito. Una persona coraggiosa che ringrazio perché è riuscita a convincere gli insegnanti. Crediamo che con la sinergia e il gioco di squadra si possano ottenere grandi risultati».
Pella è già stato sindaco di Valdengo dal 1995 al 2004 e poi ancora dal 2014 fino ad oggi. Uno che ama il suo territorio e la sua gente e si dedica anima a corpo a loro. «Abbiamo lavorato tutto luglio e buona parte di agosto per mettere a punto i locali spiega -. Abbiamo acquistato i termoscanner che misureranno la temperatura dei ragazzi all'entrata e anche durante le lezioni nel caso emergessero casi sospetti. Abbiamo recuperato cinque o sei aule vuote per ampliare e rimodulare gli spazi e utilizzato anche quelle di informatica e musica. Siamo riusciti a preparare tutte le aule nel rispetto delle distanze di sicurezza. Abbiamo anche utilizzato i fondi statali per l'acquisto di nuovi banchi monouso e a rotelle, che abbiamo affiancato ai banchi nuovi acquistati lo scorso anno. Poi mascherine, gel disinfettante. E stipulato contratti con le imprese che sanificheranno le classi. Abbiamo modificato la fermata dello scuolabus per cercare di fare tratti più brevi, e infine, riorganizzato la mensa che farà turni più veloci».
Valdengo è l'esempio che rimboccarsi le maniche dandosi da fare produce risultati. Mentre molti vivono questo inizio scuola con grande preoccupazione e apprensione, c'è qualcuno che lancia segnali di ottimismo. A dispetto dell'idea che le cose buone si facciano solo nelle grandi città.
«Non voglio insegnare nulla a nessuno - continua Pella - ma noi abbiamo dimostrato che anche da un Comune piccolo come il nostro possono arrivare messaggi di speranza. La cosa che mi rende più felice è vedere che i genitori sono soddisfatti di questa scelta. Sto riscontrando forte positività da parte loro. Dobbiamo lanciare segnali di fiducia, altrimenti non ne usciremo. Credo che ogni scuola, invece di piangersi addosso, debba fare come abbiamo fatto noi. Capisco che in un piccolo Comune alcune cose siano più facili ma penso anche che dalla nostra piccola avventura possa venir fuori il messaggio che anche nei centri piccoli e medi si possano fare belle cose».
Infine, a Valdengo per il referendum del 20 e 21 settembre
le urne non saranno aperte nelle scuole ma in Comune. «Allestiremo i nostri quattro seggi elettorali nei nostri uffici in municipio, anche nel mio: non voglio che i ragazzi perdano nemmeno quei due giorni», conclude Pella.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.