Paura per Meda, naufraga lo yacht

La barca del giornalista affondata da una burrasca. Tutti salvi

Paura per Meda, naufraga lo yacht

Disavventura a lieto fine per Guido Meda, vicedirettore di Sky Sport e voce storica della MotoGp. Il suo yacht è naufragato davanti all'isola del Giglio, nel Sud della Toscana, dove si trovava in vacanza, per fortuna senza conseguenze per sé e per gli altri otto ospiti (tra i quali cinque bambini) dell'imbarcazione.

La vicenda è stata raccontata dal sito della Nazione: lunedì sera Meda era a bordo del suo yacht di undici metri assieme ad alcune famiglie di amici. A un certo punto è scoppiata una violenta burrasca con raffiche di vento fino a trenta nodi che ha messo in difficoltà tutte le imbarcazioni ormeggiate fuori rada. La peggio è toccata proprio all'imbarcazione di Meda che nel giro di qualche minuto è emiaffondata davanti a Cala Monella, fortunatamente quando tutti gli occupanti erano già in salvo sul canotto di salvataggio. I nove sono stati portati in salvo dai militari della Guardia costiera di Porto Santo Stefano, avvertiti da alcuni testimoni che hanno notato lo yacht in seria difficoltà. Meda, che ha parlato di una «brutta, bruttissima disavventura, ma per fortuna siamo tutti salvi», ha poi ringraziato su twitter le persone che lo hanno soccorso, manifestando la volontà di conoscerle al più presto.

La burrasca ha creato seri problemi anche ai quattrocento passeggeri di due traghetti della Blue Navy, l'Ulisses e l'Adriatic Princess II, che avrebbero dovuto salpare ma non hanno potuto farlo a causa delle impossibili condizioni del mare. Una delle due imbarcazioni è stata anche sbattuta dalle onde contro la banchina, in modo piuttosto violento. L'incidente ha scatenato il panico tra i turisti, che sono precipitosamente scesi dal traghetto riversando sul porticciolo dell'isola. I quattrocento hanno potuto far ritorno a Porto Santo Stefano, sulla terraferma, grazie all'arrivo di un nuovo traghetto chiamato dal sindaco dell'isola Sergio Ortelli.

Anche un'altra imbarcazione con una decina di persone a bordo si è trovata in difficoltà e anche in questo caso tutto si è risolto solo con un grande spavento.

Un lunedì che ha ricordato ai gigliesi quel giorno di gennaio del 2012 quando davanti all'isola naufragò la nave da crociera Costa Concordia e il Giglio dovette ospitare una folla di naufraghi infreddoliti e spaventati.

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