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Pd e M5S travolti da inchieste giocano a chi è il più "onesto"

Stoccata della Boschi: "Da noi niente mail anonime". Ma i grillini non ci stanno: "Applichiamo le regole. Non siamo come voi"

Pd e M5S travolti da inchieste giocano a chi è il più "onesto"

Prima una valanga di inchieste che si è abbattuta sul Pd, poi la volta dei grillini, con il sindaco di Parma Pizzarotti raggiunto da un'accusa di abuso d'ufficio e sospeso dal Movimento 5 Stelle con una procedura che ha destato molte polemiche, mentre il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, finiva indagato per questioni legate all'azienda dei rifiuti locali.

Una sequela di magagne che nessuno dei due partiti ha preso troppo bene, tanto che oggi lo scontro verbale tra i rappresentanti di entrambi è tornato nel vivo, con il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi a prendere le difese del centrosinistra, accusando il Movimento di scarsa trasparenza e asservimento a Grillo e il Direttorio dei 5 Stelle a rispondere rimarcando la propria differenza rispetto agli avversari politici.

"Io penso che il M5S abbia semplicemente applicato una regola - ha commentato questa mattina Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera in quota 5 Stelle -. Abbia fatto rispettare le regole. Avevamo un avviso di garanzia nascosto per tre mesi e questo è un dato inconfutabile. E per questa ragione noi abbiamo applicato una regola in quanto questo è il Movimento Cinque stelle e non il Partito Democratico".

Poi la volta della Boschi. "Devo dire che il partito democratico è democratico davvero perché noi abbiamo dei luoghi dove ci confrontiamo e non abbiamo mai fatto espulsioni anche rispetto a persone che potevano essere in dissenso". E altre bastonate da Ettore Rosato, presidente dei deputati Pd: "Caro Luigi DiMaio, è vero, voi non siete il Pd. Noi siamo migliaia di iscritti, circoli e amministratori. Da noi, chi sbaglia risponde alla legge, non al guru".

Una gara al più onesto, tra un'accusa e l'altra, in cui si inserisce anche Matteo Salvini, pronto a dire che "i Cinque Stelle a Quarto, a Livorno come a Parma mi sembrano veramente una bufala. 'L'onestà andrà di moda', dicevano, e io come Lega porto avanti questo impegno: l'onestà deve andare di moda".

E poi ancora i 5 Stelle, a rinfacciare alla Lega: "Noi una bufala? Salvini si dovrebbe ricordare i diamanti della Tanzania o i lingotti d'oro comprati con i nostri soldi e il consigliere leghista con i soldi nel congelatore... Nessun amministratore dei 5 Stelle ha mai avuto a che fare con i reati legati al denaro".

Che risponde con Salvini: "La Lega è cambiata ed è una forza onesta, concreta, pulita e coraggiosa".

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