Roma è vittima dell'assenteismo, ancora una volta. Questa volta non si è trattato dei vigili urbani o dei conducenti dei mezzi pubblici, ma di un'altra categoria di dipendenti pubblici, molto particolare: quella dei consiglieri comunali.
La seduta odierna prevista in Campidoglio per affrontare lo spinoso tema del bilancio di previsione per il 2015 è stata annullata per mancanza del numero legale nell'aula del consiglio comunale capitolino. Curiosamente, a far saltare tutta la seduta è stata proprio l'assenza, in aula Giulio Cesare, dei quattro consiglieri piddì Pedetti, De Luca, Ferrari e D'Ausilio, proprio nel giorno in cui il presidente del partito e commissario del Pd Roma Matteo Orfini riuniva l'assemblea cittadina a tre mesi dall'esplosione di Mafia Capitale.
In Campidoglio servivano 24 consiglieri, ma se ne sono presentati solo 23 nonostante quella di oggi fosse stata a lungo preannunciata come una giornata chiave per l'avvio della maratona di voto per l'approvazione del bilancio previsionale. Assente, tra gli altri, anche il capogruppo di Sel Gianluca Peciola.
Dopo che la seduta, al termine di quattro appelli andati a vuoto, è stata tolta, è intervenuto furibondo il coordinatore della maggioranza in consiglio Fabrizio Panecaldo: "Non c'è un problema di natura politica ma è solo sciatteria – attacca Panecaldo - In fabbrica se non si entra in orario si perdono i soldi del lavoro. A scuola i genitori debbono giustificare l'assenza dei loro figli. Qui ognuno è grande e vaccinato e non ha bisogno giustificazioni".
Le opposizioni, naturalmente, non si sono
lasciate sfuggire l'occasione per sottolineare lo scivolone della maggioranza: "Se vogliono far cadere Marino, Pd e Sel si dimettano, anziché paralizzare tutto", attacca il capogruppo della Lista Marchini Alessandro Onorato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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