Il Pd lancia Liliana Segre al Colle. Meloni: "Nulla in contrario"

Arriva l'ok anche da Nicola Zingaretti: "È una grandissima personalità che si presenta benissimo rispetto a un ruolo di questo tipo"

Il Pd lancia Liliana Segre al Colle. Meloni: "Nulla in contrario"

Liliana Segre come prossimo presidente della Repubblica. La proposta è stata lanciata da Lucia Annunziata a margine del convegno "Metamorfosi. Le conseguenze del cambiamento". La giornalista ha spiegato che si tratterebbe di un gesto per "togliere il Quirinale dalla partigianeria della politica". La suggestione è stata accolta positivamente da Giorgia Meloni: "Non avrei nulla in contrario". Il leader di Fratelli d'Italia ha però ribadito la raccolta di 50mila firme in corso per la proposta di fare eleggere direttamente dai cittadini il prossimo capo dello Stato: "Una cosa che si può fare in relativamente poco tempo, con le nuove proposte di legge di iniziativa popolare che oggi hanno un iter agevolato, ci sarebbero i tempi per eleggere in questo modo il prossimo presidente. Se poi la senatrice Segre si vuole candidare, sarà una candidatura che si prenderà in considerazione".

Ok del Pd

Anche Nicola Zingaretti, dopo un incontro con l'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, si è schierato a favore dell'idea. Il segretario del Partito democratico ha dichiarato: "È una grandissima personalità che si presenta benissimo rispetto a un ruolo di questo tipo. Anche da prima di queste ignobili polemiche, è un faro per chi crede nella libertà e nella democrazia nel nostro Paese".

"Quando si discuterà, tra anni, di chi sarà il nuovo presidente della Repubblica si valuteranno tutti i nomi, ma il gesto di Lucia Annunziata è per sottolineare quanto oggi bisogna essere tutti uniti per combattere l’antisemitismo", sostiene Vincenzo Amendola. Il ministro degli Affari europei, prima dell'incontro all'università Suor Orsola Benincasa di Napoli - “Brexit e le nuove sfide dell’Unione Europea”, ha commentato anche l'assegnazione della scorta: "Sarebbe stato più utile chiedere scusa per quello che è successo in Parlamento perché era una vicenda che doveva unire le forze politiche del Paese". Amendola infine ha concluso: "Credo che tutti quanti ci riconosciamo nel messaggio di combattere questi muri invisibili che si sono alzati nella nostra società, tra cui l’antisemitismo, l’odio, l’intolleranza. Non è una questione di partito, ma una questione che devi unire il Paese".

La proposta di candidare la senatrice a vita al Colle è stata accolta e rilanciata pure dal direttore de La Repubblica Carlo Verdelli: "Sottoscriviamo una

proposta alta e nobile, quale quella di candidarla per sottrarre una carica così importante alla dinamica delle correnti, indicando un simbolo dell'idea che un'altra visione dell'Italia e dell'Europa è possibile".

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