"Ora che la crisi di governo si è risolta, il Parlamento può tornare a dimostrare di essere centrale e di essere al servizio del Paese". E il primo passo è quello fatto riprendendo in mano il dossier sul suicidio assistito, bloccatosi per le divisioni tra Lega e Movimento 5 Stelle.
"Sono totalmente impegnato perché il Parlamento sia centrale e legiferi, senza lasciare alla Corte le decisioni", ha assicurato il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio. Il Parlamento avrà tempo fino al 24 settembre per legiferare in materia di suicidio assistito.
Il dibattito sull'eutanasia, che va avanti ormai da anni, era arrivato a un punto di svolta lo scorso 23 ottobre, quando la Consulta aveva sospeso il proprio giudizio di costituzionalità sull'articolo 580 del codice penale, che punisce allo stesso modo l'istigazione al suicidio e l'aiuto al suicidio. La questione era emersa in merito al processo per la morte di Di Fabo, portato a suicidarsi in Svizzera. La Consulta ha invitato le Camere a prendere una decisione in materia, indicando alcuni paletti di cui tener conto e dando un termine di tempo, che scadrà tra undici giorni.
Alla Camera erano arrivate diverse proposte di legge, sotto il governo gialloverde, ma le Commissioni Giustizia e Affari sociale si erano bloccate, come ricorda Huffington Post, a causa delle diverse idee di Lega e Movimento 5 Stelle.
Infatti, i grillini erano orientati verso una depenalizzazione dell'aiuto al suicidio, mentre la Lega pensava, al contrario, a una restrizione dell'articolo. Ora, però, al governo coi 5 Stelle c'è il Pd, che ha posizioni più vicine a quelle dei grillini: sì alla depenalizzazione del suicidio assistito, ma sono in alcune circostanze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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