Il Pd vuole tagliare gli sconti sull'Irap

La proposta di Orlando non piace alle aziende. I 5s cedono sulla flat tax

Il Pd vuole tagliare gli sconti sull'Irap

La «segnalazione» degli emendamenti alla commissione Bilancio della Camera non ha evitato l'assalto alla diligenza e il decreto rilancio assomiglia sempre più a una legge finanziaria della Prima repubblica. Tante micromisure e alcune modifiche importanti. Come i limiti allo sconto Irap, proposto e confermato dal Pd.

Ieri sono stati selezionati gli emendamenti delle forze politiche. In sostanza, i gruppi parlamentari hanno scremato le proposte di modifica provenienti dai rispettivi deputati, segnalando, appunto, quelle che devono essere votate.

Una carica da 1.200 misure, non tutte attinenti alla risposta politico economica alla pandemia.

Ci sono provvedimenti di portata notevole, ma con poche speranze di passare. Il Movimento 5 stelle si è ad esempio convertito alla flat tax per le partite Iva. Se con il governo Conte I aveva impedito di alzare il limite del reddito al quale applicare il regime fiscale forfettario, quindi l'aliquota al 15%, ieri i deputati pentastellati hanno chiesto l'innalzamento del tetto a ricavi e compensi compresi tra 65.000 euro e 100.000 euro, portando l'aliquota al 20 per cento. Un cavallo di battaglia leghista, che incontrerà senza dubbio il no del Pd.

Tra gli emendamenti resiste quello firmato dal vicesegretario Pd Andrea Orlando che limita l'unico vero taglio delle tasse previsto dal decreto rilancio, cioè la cancellazione del saldo Irap per il 2019.

La rata sarà cancellata solo ai chi nel mese di aprile 2020 abbia fatturato meno di due terzi rispetto all'aprile del 2019, o a chi risiede nelle ex zone rosse. Le maggiori entrate vanno a rafforzare il fondo per gli aiuti a fondo perduto per le Pmi.

Emendamento significativamente firmato solo da Orlando. La proposta non piace alle aziende che vedono sfumare una delle poche misure a loro favore sul piano fiscale. E mette in imbarazzo molti esponenti di maggioranza. Comunque un primo passaggio, quello della segnalazione, lo ha passato.

Forza Italia ha confermato la sua ricetta in tema di Irap, di segno opposto, cioè l'esenzione dal pagamento per il periodo di imposta al 31 dicembre 2019 e 2020. L'Irap è un'imposta che gli imprenditori chiedono di abolire, anche perché colpisce anche le aziende in perdita.

Segnalato l'emendamento Pd al dl Rilancio che punta a destinare 200 milioni per il 2020 e 50 per il 2021 per sostenere la rottamazione delle auto. Il contributo ammonterebbe fino a 2.000 euro «a condizione che le motorizzazioni siano omologate nella classe euro 6 e abbiano emissioni di CO2 superiori a 61 g/km, e a condizione che sia praticato dal venditore uno sconto almeno pari alla misura del contributo statale».

La febbre da bonus non ha abbandonato i deputati. Quelli dem ne hanno proposto uno da 50 euro per l'acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto correttive per chi appartiene a una fascia di reddito bassa.

Da più gruppi arriva il credito d'imposta per gli pneumatici ricostruiti, così come il bonus matrimonio, dalle spese per il ricevimento a quelle per il wedding planner e l'abito nuziale, da finanziare con lo stanziamento per il reddito di cittadinanza.

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