La Spezia / Peracchini guida la rivincita dalla dittatura dei dem

La Spezia / Peracchini guida la rivincita dalla dittatura dei dem

Un feudo rosso dal 1971. Un feudo che ora vacilla. La Spezia negli ultimi anni ha subito un crollo verticale in termini occupazionali, demografici e turistici. E così il centrodestra unito, mai come in questa tornata elettorale è vicino all'impresa: strappare la città alla sinistra. Merito di una coalizione che ha importato a Levante il cosiddetto «modello Toti», che è riuscito a conquistare la Regione Liguria.

Merito anche di un candidato credibile come Pierluigi Peracchini, dirigente Inail ed ex segretario generale provinciale del Cisl che al primo turno ha ottenuto il 32,6% delle preferenze, mentre Paolo Manfredini, sostenuto dal centrosinistra, si è fermato al 25.

«Un pezzo di storia lo abbiamo fatto, ora dobbiamo portarla a termine», ha detto Peracchini. Per farlo punta su un programma snello e concreto con al centro la sicurezza e l'occupazione senza dimenticare, ovviamente il turismo. E la voglia di fare l'impresa.

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