Roma. Indulgenza plenaria: cos'è, quando si lucra e chi la concede? Risponde Paolo Moneta, avvocato della Sacra Rota e tra i massimi canonisti in Italia.
«È una speciale manifestazione della misericordia di Dio verso gli uomini: comporta la cancellazione delle pene che possono derivare dai peccati. Quando la cancellazione è totale si parla di indulgenza plenaria. È la Chiesa, che agisce a nome del Papa, la Penitenzieria Apostolica, che stabilisce tempi e modalità perché si possa acquistare ( lucrare) l'indulgenza».
Quando viene concessa?
«In coincidenza con particolari situazione o solennità religiose: l'Anno santo, che si celebra ogni 25 anni, ma anche in occasione di Anni santi straordinari o altre situazioni in cui si vuole ravvivarei la fiducia nella misericordia e nell'aiuto del Signore. Per beneficiare dell'indulgenza occorre compiere pratiche religiose che consistono nella ricezione dei sacramenti della Confessione e dell'Eucaristia, nella recita di una preghiera secondo le intenzioni del Papa, nella visita ad una chiesa o a un luogo di culto».
Cosa significa l'indulgenza plenaria adesso?
«Il difficile momento che stiamo attraversando ha indotto il Papa a stabilire una forma speciale di indulgenza plenaria che faccia concretamente avvertire che Cristo si fa presente attraverso la sua chiesa con il conforto del perdono e con la sua grazia. Tale speciale indulgenza è destinata ai malati di coronavirus, agli operatori sanitari, ai familiari e a quanti si prendono cura di chi sta male. Data la situazione in cui si trovano queste persone, speciali sono anche le condizioni per ottenere l'indulgenza. Non si può accostarsi ai sacramenti della confessione e della comunione, essendo le chiese perlopiù chiuse e con divieto di celebrarvi il culto.
Si è così richiesto di unirsi spiritualmente, là dove è possibile attraverso i mezzi di comunicazione, alla celebrazione della Messa o alla recita del Rosario o alla Via Crucis o ad altre forme di devozione. Se anche questo non è possibile, è chiesto di recitare il Credo, il Padre Nostro e un'invocazione a Maria».
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