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"La perizia psichiatrica chiesta per Berlusconi? Eccessiva e irriguardosa"

L'ex presidente dei senatori dem: "Ha fatto bene a rifiutarla. È consigliabile maggiore rispetto".

"La perizia psichiatrica chiesta per Berlusconi? Eccessiva e irriguardosa"

«Eccessiva e irriguardosa». Andrea Marcucci, senatore del Pd ed ex capogruppo dem a Palazzo Madama, bolla così la richiesta di una perizia psichiatrica da parte del Tribunale di Milano nei confronti di Silvio Berlusconi nell'ambito del cosiddetto processo Ruby ter.


Secondo lei, c'è un accanimento giudiziario nei confronti del Cavaliere?


«Berlusconi è un signore che tra pochi giorni compirà 85 anni, ed è stato quattro volte presidente del Consiglio. Maggior rispetto sarebbe stato consigliabile. Vedo che alla fine un po' di buon senso ha prevalso: Berlusconi ha acconsentito che il processo possa andare avanti anche con il suo temporaneo impedimento ed ha rifiutato di sottostare alla perizia psichiatrica. In politica sono stato sempre un avversario leale di Berlusconi, ma stiamo parlando di un livello che non deve confliggere con lo scontro di idee. Credo che in questa occasione Berlusconi abbia fatto bene a non sottoporsi alla perizia. Aggiungo che negli anni scorsi non ho mai pensato che il leader di Forza Italia si dovesse sconfiggere nei tribunali, bensì nelle aule del Parlamento e nelle urne elettorali.


Esiste un disegno di una certa parte della magistratura per bloccare un'eventuale candidatura del leader di Forza Italia alla presidenza della Repubblica?


«Ho difficoltà intellettuali ad accettare l'idea di complotti e congiure. Comunque parlare di candidature alla successione del presidente Mattarella è prematuro: per Berlusconi come per qualsiasi altro».


Berlusconi è stato uno dei premier italiani più longevi e ha presieduto il G8 per ben tre volte. Secondo lei, il presidente Mattarella dovrebbe intervenire concedendogli la grazia?


«Tecnicamente il presidente della Repubblica concede la grazia, se l'interessato la richiede. Non è il caso del leader di Forza Italia, che, a mio parere giustamente, nonostante l'età, vuole difendersi nei processi».


La senatrice Micaela Biancofiore ha proposto di nominarlo senatore a vita. Lei cosa ne pensa?


«È il capo dello Stato che nomina i senatori a vita, quindi non so che cosa dirle. Certo il curriculum politico di Berlusconi è particolarmente rilevante».


Il caso Amara mina la credibilità della magistratura?


«La magistratura ha il suo organo di autocontrollo, speriamo riesca a fare chiarezza fino in fondo. Da anni assistiamo ad esagerazioni ed a processi consumati sulle piazze e sui media. Sempre da anni conviviamo con una piaga terribile: la carcerazione preventiva, va ampiamente ridotta».


Cosa pensa dei referendum sulla giustizia promossi dalla Lega e dai Radicali?


«Sono temi che pratico e frequento da una vita, stando in Parlamento da tanti anni, non riconosco alla Lega un ruolo garantista. Credo che la ministra Marta Cartabia con il meccanismo avviato delle riforme prosegua con ancora più coraggio. Non ho nulla contro i referendum dei Radicali, semplicemente non li ho firmati».


Secondo lei, il Partito democratico sbaglia a inseguire il Movimento cinque stelle sulla via del giustizialismo?


«Non mi pare che ciò stia succedendo. Per il Pd, in ogni caso per me, l'opzione garantista è irremovibile. Le dirò di più, se i democratici dovessero annacquarla, insieme al cuore riformista del partito, snaturerebbero il nostro Dna.

Sono certo che non avverrà».

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