Coronavirus

Più casi tra medici, verso la terza dose. E ora Sileri rilancia: "La faremo tutti"

In crescita i contagi tra gli operatori sanitari, presto riceveranno il richiamo. Figliuolo: "Solo con sieri a mRna". Locatelli: "Agli over 60 da fine novembre". Il sottosegretario: "Sarà esteso ma non si sa quando"

Più casi tra medici, verso la terza dose. E ora Sileri rilancia: "La faremo tutti"

Terza dose per tutti, proroga dell'obbligo per gli operatori sanitari e vaccino anche under 12 una volta ottenuta l'autorizzazione. La road map per uscire definitivamente dalla pandemia è tracciata va definita la tempistica e limati i dettagli ma la chiave per non tornare mai più in lockdown è una campagna di immunizzazione il più allargata possibile e di fatto permanente: un richiamo quando necessario. Per la copertura della prima fase destinata a fragili e anziani i vaccini ci sono e saranno soltanto quelli basati su mRna messaggero. Astrazeneca finisce quindi la sua corsa con le ultime seconde dosi per chi le richiede. Anche ieri il commissario Francesco Paolo Figliuolo ha ribadito che al momento ci sono oltre 11 milioni di dosi in frigo. «I vaccini delle terze dosi, così come stabilito dalla comunità scientifica, prevedono l'utilizzo Mrna. Quindi Moderna o Pfizer, ovviamente con le prescrizioni per ciascun vaccino», assicura il generale che ieri tra l'altro ha presentato il MultiVaxVan alla presenza del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.. Un mezzo in grado di portare più di un milione di vaccini di varie tipologie che, precisa Figliuolo «servirà per continuare il processo di capillarizzazione e distribuire i vaccini fino all'ultimo miglio».

Un rinforzo che sosterrà il cammino delle vaccinazioni tanto più necessarie alla luce dei dati che man mano emergono sulla durata della protezione. Per il momento la situazione resta sotto controllo ma tra gli operatori sanitari si registra un aumento di contagi. Proprio tra gli appartenenti alla categoria che ha iniziato per prima a sottoporsi alla profilassi. Resta stabilmente sotto il 2% da febbraio il tasso di casi Covid tra gli operatori sanitari in Italia ma è stato registrato un lieve aumento dei contagi in luglio in corrispondenza della crescita dei contagi nella popolazione generale. A confermare il dato l'Istituto superiore di sanità. «Analizzando l'andamento dei casi diagnosticati fra gli operatori sanitari si rileva un lieve aumento. -scrivono nel report aggiornato gli esperti dell'Iss- Tale valore in termini percentuali oscilla, dalla seconda settimana di luglio alla seconda settimana di settembre, tra l'1.6% e l'1.9%, in leggero aumento rispetto ai due mesi precedenti quando la media era dell'1,2».

Insomma, conferma il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: «La prospettiva verosimile è una terza dose per tutti ma non si sa quando». Una scelta che distingue l'Italia dal resto dei paesi europei. Proprio ieri il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic, ha ribadito che al momento la priorità è quella di allargare la platea dei vaccinati coinvolgendo gli «esitanti» pur rispettando la decisione italiana di partire con la terza dose. Ma pure Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts, ritiene «ragionevole» che si parta con la terza dose anche per gli over 60 già a fine novembre.

Le regioni comunque procedono in ordine sparso. La Lombardia è partita, qui sono oltre 150mila i soggetti fragili da proteggere: dializzati, malati oncologici, affetti da Hiv. Nel Lazio la somministrazione della dose booster «procede senza problemi», assicura l'assessore alla sanità, Alessio D'Amato che ha programmato pure open day per le badanti, i collaboratori familiari e le colf.

Il Veneto, dice il governatore, Luca Zaia, è pronto «con un milione di dosi per gli anziani e gli operatori sanitari. La terza dose di vaccino deve essere pianificata con urgenza per gli over 80, e poi bisogna scendere per fasce d'età».

Zaia sottolinea che la necessità di proteggere tutti perché non si deve «affrontare l'inverno con anziani e sanitari con copertura anticorpale bassa».

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