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Il piano di Fi: moratoria dei debiti

Tajani pronto a portare il tema alla Ue: "Riattivare la flessibilità già concessa alle banche"

Il piano di Fi: moratoria dei debiti

Non c'è una ricetta assoluta. La «cura» per la crisi economica provocata dalla pandemia e dal prolungato fermo di tante attività deve essere calibrata giorno per giorno. Ecco perché Forza Italia torna a chiedere agli «alleati» di governo un impegno affinché venga «dosato» uno scostamento di bilancio mensile. Una cifra indicativa, hanno spiegato i vertici azzurri, potrebbe essere venti miliardi. Con i quali, dicono, fornire immediato risarcimento a esercizi e attività costretti a fermarsi. E c'è già chi pensa a un decreto Sostegni bis. Da portare al Consiglio dei ministri già dopo Pasqua.

È quanto propone Roberto Occhiuto, nuovo capogruppo azzurro alla Camera dei deputati. «Gli imprenditori e ristoratori - dice Occhiuto - esigono risposte adeguate e immediate, per poter tenere in vita le imprese e avere una prospettiva di speranza». «A metà aprile - ricorda il capogruppo azzurro - ci sarà un primo tagliando al decreto Covid, e in base ai dati epidemiologici il Consiglio dei ministri deciderà eventuali riaperture. Ma è indispensabile che, al di là di questo passaggio, venga presto approvato il decreto Sostegni bis, con aiuti economici mirati per le categorie più colpite dalle ulteriori restrizioni decise dall'esecutivo». Ed è qui che entra in gioco l'idea già promossa da Forza Italia nei giorni scorsi di uno scostamento mensile. «Dopo Pasqua dovrebbe essere immediatamente portato in Parlamento un nuovo scostamento di almeno 20 miliardi di euro. E subito dopo il Cdm dia il via libera al nuovo provvedimento per i risarcimenti. Non c'è tempo da perdere».

«Con questi nuovi fondi - aggiunge la deputata azzurra Sandra Savino - potremo aumentare la consistenza dei ristori, rinviare e ridurre gli obblighi fiscali, sostenere le imprese anche tramite un aiuto nel pagamento dei canoni di affitto, una misura fondamentale per un commercio sempre più in difficoltà. Finalmente stiamo voltando pagina».

In questo contesto si inserisce anche la vibrata protesta nei confronti dell'aumento della Tari (tassa dei rifiuti) per il 2020. «Negli ultimi 10 anni è aumentata complessivamente dell'80% - lamenta la senatrice Roberta Toffanin -. Ora non possiamo più permettere che commercianti, ristoratori, bar, imprese e tutti coloro ai quali non è stato concesso di lavorare nell'ultimo anno, o di lavorare in parte, debbano pagare per un servizio di cui non hanno usufruito e per di più con un aumento del costo dello stesso. Un'imposizione nettamente in contrasto con la perdita del fatturato delle attività. Il Governo supporti gli enti locali in modo che possano garantire a loro volta agevolazioni ai propri cittadini».

C'è poi il delicato capitolo bancario. Le nuove stringenti regole Ue sui finanziamenti bancari potrebbero rappresentare un ostacolo alla ripresa. «Ci appelliamo all'Eba (autorità bancaria europea, ndr) - avverte Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia - perché questa crisi richiede nuove moratorie di pagamento dei finanziamenti da parte delle banche, con la proroga delle moratorie in essere, senza esporre il debitore a rischio di default, secondo la regolazione europea in materia. Bisogna riattivare la flessibilità che l'Eba aveva concesso alle banche europee all'inizio della crisi. È anche necessario che il limite temporale agli aiuti, fissato a sei anni sotto forma di garanzia sui prestiti, sia portato a 15 anni».

Su questo tema, annuncia Tajani, Forza Italia assumerà iniziative in sede Ue.

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