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Il piano della Lega contro il Cts: "E pure sui migranti si cambia"

Dal nuovo piano vaccini alla stretta sui migranti: il punto di Matteo Salvini sul medio e breve periodo per la ripartenza dell'Italia

Il piano della Lega contro il Cts: "E pure sui migranti si cambia"

Matteo Salvini traccia il primo bilancio del governo Draghi e, intervistato da Francesco Storace per Il Tempo, mette nel mirino il Comitato tecnico scientifico. O meglio, gli scienziati del Cts scelti da Giuseppe Conte un anno fa. Al netto di questo, il leader della Lega è soddisfatto di quanto fatto nell'ultimo mese, durante il quale "in diversi casi si è fatto di più che in tutto l'anno passato".

L'esempio concreto portato da Matteo Salvini è il piano vaccinale, riformulato dal generale Figliuolo, che prevede la produzione di vaccini in Italia, accordi con altri Paesi, utilizzo di strutture vaccinali già esistenti senza necessità di realizzare i padiglioni delle primule. "Quello che non hanno fatto Conte e Arcuri in un anno, lo stiamo facendo noi in poche settimane", ha detto a Il Tempo. Non solo vaccini, però, perché Matteo Salvini non dimentica i capisaldi della Lega: "La presenza della Lega al governo sarà garanzia che la musica cambierà, basta con le migliaia di sbarchi degli scorsi mesi e con gli affari per scafisti e trafficanti".

Per il leader della Lega questa sarà la stretta finale: "Mi fido di tutti i medici che ormai parlano di marzo come dell'ultimo mese in cui stringere i denti, per poi rinascere, ripartire, oserei dire Risorgere dopo la Santa Pasqua ad aprile". Il Paese da domani tornerà in gran parte rosso, fatta eccezione per alcune regioni arancioni e la Sardegna bianca. Una ulteriore stretta che porterà gravi ripercussioni economiche e sociali ma, assicura Salvini, "questa settimana verranno approvati rimborsi per famiglie e imprese molto maggiori rispetto al passato, che arriveranno in poco tempo sul conto corrente di almeno tre milioni di italiani".

Nonostante il cambio di governo, e il cambio di passo, Roberto Speranza è stato confermato ministro della Salute e, per Salvini, Mario Draghi "avrà avuto i suoi motivi, noi stiamo lavorando per cambiare tutto il 'sistema' che lo circonda". Primo tra tutti il Cts, che per il leader della Lega "dovrebbe cambiare passo, e anche componenti, dopo un anno di lavoro. Chi ha bloccato lo sviluppo di cure alternative ed efficaci, e rallentato le terapie domiciliari, dovrà risponderne agli Italiani".

Matteo Salvini, inoltre, plaude alla decisione di Mario Draghi di bloccare le esportazioni delle dosi di vaccino all'estero, perché "sovranismo e autonomia farmaceutica, prima gli Italiani significa anche questo".

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