Picchiato sotto casa dal rapinatore romeno. Anziano in fin di vita

Lo straniero, pregiudicato, riconosciuto grazie a un particolare tatuaggio sul braccio

Picchiato sotto casa dal rapinatore romeno. Anziano in fin di vita

Milano - Gli investigatori della Squadra mobile lo hanno trovato domenica pomeriggio nell'appartamento di uno stabile che si trova in una strada privata, via Val di Non, una traversa di viale Monza, in zona Precotto. Cioè a poco meno di un chilometro dal giardino del condominio dove, circa 48 ore prima, si era introdotto furtivamente, quindi aveva pestato a sangue un pensionato per strappargli il Rolex e alleggerirlo del portafoglio, per poi fuggire. Ora la vittima, il signor De Zordo (sulla sua età esatta e sull'ospedale dove è stato ricoverato vige il massimo riserbo) è in coma e rischia la vita.

Chester Caldararu, romeno 29enne con precedenti per rapina e lesioni e ora accusato di rapina aggravata e tentato omicidio, venerdì intorno alle 10.30, infatti, era entrato nel giardino privato di via dei Valtorta 8/10, un complesso signorile recintato e immerso nel verde in zona Turro (un'altra traversa di viale Monza), con tanto di portineria e telecamere. Il signor De Zordo, quando viene ritrovato nel giardino privo di coscienza e ferito alla testa da una vicina e dal portinaio, sembra vittima di una caduta accidentale proprio da una delle scalinate condominiali esterne. Poco dopo il suo arrivo in ospedale, però, suo figlio riesce a consegnare nelle mani degli inquirenti le sequenze registrate dalle telecamere dello stabile. Immagini molto chiare e violentissime, che hanno immortalato un uomo tarchiato, che indossa una maglietta nera, jeans e scarpe da ginnastica rosse, mentre assale il pover'uomo e lo picchia selvaggiamente.

La polizia, che dalle immagini riesce a notare come il ricercato abbia un particolarissimo tatuaggio sul braccio destro, blocca l'aggressore domenica pomeriggio. Misteriosamente però già da sabato, 24 ore prima dell'arresto, il video dell'assalto - corredato dalla foto segnaletica, e dalle generalità dell'aggressore - girava su due profili Facebook legati alle forze dell'ordine.

«Se De Zordo sopravviverà, quello è l'angelo custode». La signora anziana indica nel portinaio dello stabile di via dei Valtorta, Salvatore, l'uomo che insieme con lei ha soccorso il pensionato. «Venerdì stavo andando al mercato quando un passante in bicicletta mi ha apostrofato dalla strada, indicando un punto in fondo a una scalinata che dà nei giardini del nostro complesso residenziale. Guardì lì, c'è un uomo a terra - racconta la signora, capelli bianchi e aria elegante -. De Zordo qui lo conosciamo tutti, è una sorta di delegato condominiale. Io in particolare: i suoi figli hanno la stessa età dei miei Sono tornata indietro e sono corsa da lui, era privo di sensi, un rivolo di sangue coagulato gli usciva dalla bocca e dal naso. Ho chiamato a gran voce il portinaio, lui è corso accanto a me, quindi ha avvertito i soccorsi.

Non ho notato che a De Zordo mancasse l'orologio al polso e, ripensandoci qualche ora più tardi, pur toccandogli il petto e non sentendo il portafoglio, in quei momenti non mi ha mai sfiorato il pensiero che fosse stato vittima di una rapina: in fondo gli poteva essere caduto mentre stramazzava al suolo».

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