Cronache

"Pizzica e artigiani locali: sono a casa mia"

Maria Grazia Chiuri presenta la sua collezione più personale di sempre

"Pizzica e artigiani locali: sono a casa mia"

«Il lusso è emozione e niente può emozionare quanto una sfilata dal vivo». Con queste parole Piero Beccari, amministratore delegato di Christian Dior, annuncia in web conference mondiale che lo show della collezione cruise programmato a Lecce il 9 maggio scorso e poi cancellato dal lockdown, si terrà come previsto nella capitale del Salento. L'appuntamento è per il 22 luglio alle 21, in quella piazza Duomo chiusa su tre lati, simbolo di rara bellezza del barocco leccese. Ci saranno le modelle in passerella e il solito caravanserraglio di professionisti nel backstage: tutti a distanza di sicurezza e con rigide misure di controllo anti covid. «Non ci sarà il pubblico continua abbiamo deciso di sfilare in segno di ottimismo e speranza. Vogliamo dare un concreto aiuto agli artigiani che collaborano con noi, ma non facciamo correre rischi a nessuno». Beccari parla da Parigi seduto accanto a Maria Grazia Chiuri, primo direttore creativo donna della storica maison francese che lo scorso 31 maggio aveva raccontato a Il Giornale d'aver accettato il ruolo di presidente della commissione per la ripresa della Puglia propostole dal presidente Emiliano. «Mio padre era pugliese, mia figlia è nata a Galliano del Capo e io vengo al mare qui da quando ero bambina» aveva detto in quella occasione. Stavolta non prende la parola per parecchi minuti mentre il supermanager dichiara: «La maison Dior è nata subito dopo la Seconda guerra mondiale nel febbraio del 1947 e si parlò di New Look. Con questa prima sfilata in Italia torniamo alle origini: moda come strumento di rinascita e speranza, un nuovo New Look». A questo punto interviene madame Chiuri spiegando che il punto di partenza della collezione è il libro Sud e magia scritto nel '57 da Ernesto De Martino sulle tradizioni rituali del meridione tra cui la mitica «pizzica», ovvero la danza delle donne pizzicate dalla tarantola nei campi. Per trasformare questa musica ipnotica in una colonna sonora da show Maria Grazia ha chiamato il maestro Paolo Buonvino cercando poi artisti e artigiani locali con cui collaborare. C'è Marinella Senatore che ha scelto le frasi tradotte in fantasmagoriche luminarie dai fratelli Parisi. La tessitura Calabresi di Tiggiano ha realizzato tessuti pazzeschi. Si è poi rivolta a Le Costantine, un'associazione di donne che ha sede a Uggiano la Chiesa e che protegge tra l'altro la cultura del pizzo al tombolo. A disegnare i tipici fiori campestri della Puglia così diversi dai tradizionali mughetti di Dior, ma altrettanto belli e profumati è stato Pietro Ruffo, artista romano che da tempo collabora con Chiuri, ma si torna in Salento con gli emozionanti video girati da Edoardo Winspeare, il regista di Sangue vivo, film che ha lanciato a livello mondiale la cosiddetta notte della taranta. Non manca una collaborazione con la manifattura Branca che produce bellissimi piatti in ceramica dipinta stavolta con i tarocchi, scoperti da Monsieur Christian quando la sorella Catherine era prigioniera nel lager nazista Ravensbruck. Designer e ceo annunciano insieme che la maison presenterà l'alta moda il 6 luglio nel calendario delle sfilate virtuali di Parigi e spera come tutti di tornare in passerella con pubblico e applausi dal vero in settembre. «Le sfilate conclude Chiuri non coinvolgono solo la moda ma le città di riferimento dei marchi.

Per Dior è Parigi e quindi sono particolarmente grata alla maison di avermi concesso di sfilare in Puglia una collezione tanto personale».

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