La Pm contro Berlusconi: non è malato, è vecchio. I legali: adesso sta male

La procura di Milano lo vuole in aula per il caso Ruby ter. Il giudice dispone la perizia

La Pm contro Berlusconi: non è malato, è vecchio. I legali: adesso sta male

«Lo abbiamo visto girare col kart!»: è questo il grido di stupore che la Procura di Milano lancia di fronte al nuovo certificato medico presentato ieri dai difensori di Silvio Berlusconi nel processo che si trascina da anni a Milano per gli ultimi cascami del caso Ruby, e che lo vede accusato di corruzione giudiziaria. Il Cavaliere sta male, negli ultimi giorni è entrato e uscito dall'ospedale, da ultimo è intervenuta una fibrillazione atriale: questo è il quadro che Federico Cecconi, difensore di fiducia, presenta ai giudici nell'aula allestita alla Fiera di Milano. Berlusconi, dice il suo legale, in aula non può venirci per il semplice motivo che non è in grado fisicamente, necessita un «riposo assoluto» per «evitare complicazioni». Ma la Procura della Repubblica a questo punto si ribella e attacca, a costo di usare termini quasi sgarbati: Berlusconi, dice il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, «è un vecchio», i suoi problemi di salute sono «compatibili con la vecchiaia», come dimostrano anche le cronache estive. «Lo abbiamo visto scorrazzare in kart nella sua Sardegna, parlare con i leader politici, decidere del nostro futuro e di quello dei nostri figli. Ho appreso questa mattina che avrebbe partecipato alla trasmissione di Fabio Fazio, bene, ne siamo contenti», dice la dottoressa. Quindi il processo deve andare avanti, perché i guai di salute del Cavaliere sono «fastidiosi ma non particolarmente invalidanti». «Il quadro è di una gravità tale da costringere 50 persone in un processo che deve trovare una sua conclusione?», è la domanda retorica con cui la Siciliano chiude la sua arringa al tribunale.

Il tribunale, che nelle scorse occasioni aveva accettato senza riserve i certificati medici presentati dalla difesa Berlusconi, stavolta - anche sull'onda del duro intervento della Procura - decide di vedere più chiaro nello stato di salute del principale imputato: e rinvia l'udienza al prossimo 15 settembre per incaricare un perito di verificare le condizioni di Berlusconi. Il leader azzurro verrà sottoposto a una sorta di visita fiscale: già in altri processi i certificati medici sono stati messi in discussione, ma i medici mandati dai giudici hanno sempre confermato l'esistenza dei problemi. Anche per questo i difensori dell'ex premier mostrano apprezzamento per la decisione dei giudici, l'ordinanza, dice Cecconi, «mi sembra equilibrata a fronte di consulenze tecniche e certificazioni».

Ma resta, palpabile, il brusco peggioramento del clima nell'aula dove si processa Berlusconi. Mai la Procura aveva usato toni così pesanti, accusando in sostanza l'imputato di approfittarsi del suo status: «Se non fosse supportato da una serie infinita di medici e da autorevoli avvocati, sarebbe qui a fare il processo». La stessa Procura che poche udienze fa aveva invece riconosciuto, andando anche oltre la diagnosi dei medici, che le patologie di Berlusconi erano «degenerative», che investivano le capacità cognitive, e che a quel punto era più giusto separare la posizione del Cav da quella degli altri imputati, ovvero i testimoni del caso Ruby accusati di avere mentito a pagamento, per consentire al resto del processo di andare avanti. Ma adesso i pm fanno autocritica, «avremmo accettato - dice il Procuratore aggiunto - condizioni derivanti da una separazione processuale pur di rispettare quest'uomo cosi anziano la cui vecchiaia andava tutelata. Credo che chiunque anche se ha commesso dei reati abbia diritto a passare una vecchiaia serena», «abbiamo chiesto la separazione, abbiamo fallito». Conclude la Siciliano: «Siamo stati spinti dalla voglia di essere brave persone».

In questo valzer di antifrasi, fare da arbitro arriva Marco Tremolada, presidente del tribunale, che chiama la Var: passando al vaglio dei periti il giudizio sullo stato di salute di Berlusconi. Tra affidamento dell'incarico e svolgimento delle visite, se ne riparlerà tra un mese.

Ma poi, a meno che i certificati dei medici curanti non vengano smentiti, il tribunale dovrà decidere se fermare il processo o andare avanti senza Berlusconi. Ma come si possono giudicare i presunti corrotti senza il presunto corruttore?

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