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"Le polemiche dimostrano che la giustizia va riformata"

Berlusconi in tv: "Dare attuazione agli impegni presi da Nordio". E sull'autonomia: "Nessuna sperequazione"

"Le polemiche dimostrano che la giustizia va riformata"

La soddisfazione per i risultati ottenuti nei primi cento giorni di governo, ma anche la consapevolezza di essere soltanto all'inizio di un lungo cammino. L'impegno a rendere operativa e solidale la grande riforma delle autonomie. La promessa di aumentare le pensioni minime per tutti entro la fine della legislatura. Ma soprattutto la ferma volontà di perseguire l'obiettivo della riforma della giustizia.

Silvio Berlusconi ospite di Barbara Palombelli a «Stasera Italia» fa il punto sulla situazione politica e fissa alcuni obiettivi di breve, medio e lungo periodo. «Le polemiche di questi giorni sulla giustizia - dice Berlusconi _ rafforzano la nostra convinzione che è necessario approvare rapidamente una riforma del sistema giudiziario, dando attuazione agli impegni presi dal ministro della giustizia Carlo Nordio, impegni che noi condividiamo totalmente».

Il Cavaliere guarda già alla «fase due» del governo Meloni. «Se l'arte di governo consiste nel fare il bene possibile nelle circostanze date, questa volta direi che lo abbiamo fatto al di là di ogni dubbio. In poche settimane, e con una squadra di governo non ancora rodata, abbiamo varato una finanziaria che anticipa alcune delle riforme strategiche nel programma di Forza Italia: un primo aumento delle pensioni minime, salite a 600 euro, alcuni passi sulla strada della decontribuzione dei contratti di primo impiego dei giovani, provvedimenti fiscali che estendono la flat tax. Eppure la gran parte delle risorse erano bloccate dalla necessità assoluta di fronteggiare il caro-bollette e il prezzo dell'energia. Certo, è solo l'inizio, gli impegni presi in campagna elettorale rimangono tutti validi. Li realizzeremo nell'ambito temporale della legislatura».

Il focus quindi nei prossimi mesi sarà soprattutto sull'economia. «Il nostro impegno di legislatura è quello di portare le pensioni minime a 1000 euro per tutti, anziani e disabili, comprese le nostre mamme. L'altro impegno è quello di offrire una speranza concreta ai nostri giovani. Magari alcuni confidavano nel reddito di cittadinanza. Il nostro progetto prevede invece, di giungere alla completa defiscalizzazione e decontribuzione per i contratti di primo impiego».

Sulla riforma delle autonomie Berlusconi spazza via i timori di un'Italia a due velocità. «La legge è fatta in modo tale da garantire il massimo dell'autonomia alle regioni insieme al massimo controllo del centro, proprio per evitare sperequazioni. Forza Italia ha lavorato molto in tal senso, presentando proposte ed emendamenti, che sono stati approvati. È il principio fondamentale dello stato liberale applicato per esempio al meglio nell'architettura costituzionale degli Stati Uniti. Anche per questo noi proponiamo da molti anni il Presidenzialismo esattamente come in America nel quale l'elezione diretta conferisce a chi guida l'esecutivo un'autorità politica e costituzionale davvero importante, che ne fa anche il garante della parità di diritti fra tutti i cittadini». Infine l'emergenza immigrazione con il plauso al governo che ha deciso, come ai tempi dei governi Berlusconi, di «riprendere l'iniziativa verso i Paesi africani della sponda sud del Mediterraneo e verso i Paesi dei Balcani occidentali.

La nostra sicurezza passa anche da lì».

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