Cronache

Ma la politica è complice se trionfa l'incuria

Ma la politica è complice se trionfa l'incuria

B isogna dire grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco che in meno di due ore ha domato l'incendio e limitato al minimo i disagi del traffico. Ieri Torino si è svegliata alle 7.45 con la notizia di un altro rogo sul tetto della Cavallerizza Reale, il secondo dopo quello del 2014 che fu di origine dolosa. E questo? Presto per dirlo, ma cambierebbe davvero poco se pensiamo che un sito storico, patrimonio mondiale dell'Unesco (medaglie che evidentemente servono a poco) muore nell'incuria, complice chi chiude un occhio (anzi due) su chi lo gestisce, chi se ne occupa e chi, soprattutto, lo occupa. Giusto per ricordare, le occupazioni sarebbero abusive. Per legge, non per scelta.

Usato come spazio polivalente, sale di teatro, aule universitarie, gallerie espositive usate da giovani artisti o aspiranti tali che periodicamente presentano al pubblico il risultato del loro lavoro. Un uso decisamente più consono rispetto ad altri, l'arte per quanto brutta non è delinquenziale, ma pur sempre illegittimo. Per carità, una mostra in più o in meno cambia poco anche se sullo spontaneismo culturale ereditato dagli anni '70 ci sarebbe molto da ridire. Non va bene invece che persone (e animali) ci vivano dentro, cucinino con fiamme vive, lascino tonnellate di carta e rifiuti, si attacchino alle utenze pubbliche per non pagare i consumi e così via. Per non parlare dei servizi igienici. Ci bivaccheranno anche ragazzi per bene, non lo escludo, ma senza un controllo può entrare chiunque, non sempre sobrio, armato di chissà quali intenzioni. Magari è stato un corto circuito, magari incuria e soprattutto è andata bene, considerando che nessuno si è fatto male e che siamo a pochi metri dal Teatro Regio e dall'Auditorium.

Resta il fatto che in un Paese civile non si dovrebbe permettere di occupare nulla e in particolare edifici pubblici di valore storico. Troppe amministrazioni, soprattutto di quelle che cercano voti in ambito antagonista, radicale, sfaccendato, hanno fatto finta di niente e quanti ne abbiamo visti di politici alle inaugurazioni di eventi non autorizzati invece di far rispettare la legge. Il precedente del 2014 parla chiaro: non volevano lo sgombero né la vendita, provocarono un incendio. E la Cavallerizza è rimasta occupata.

Ora bisognerà riparare 400 metri quadrati di tetto, controllare che le strutture non siano pericolanti. E poi? Torneranno alla carica gli abusivi oppure qualcuno si prenderà la responsabilità di mandarli a casa loro e restituire al decoro un monumento della città?

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