La politica si indigna, ma nella sinistra c'è chi accusa Netanyahu

Arriva la condanna da La Russa ai ministri. Provenzano (Pd): "Inaccettabile, ma il premier va fermato"

La politica si indigna, ma nella sinistra c'è chi accusa Netanyahu
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Daniele Nahum consigliere comunale di Milano, ieri è intervenuto in Aula con una "kippah", in segno di solidarietà per il papà e i l figlio di sei anni ebrei francesi "che sono stati picchiati ieri in un autogrill in quanto ebrei" a Lainate.

L'episodio di antisemitismo, in una domenica estiva, a due passi da Milano, ha suscitato sdegno e apprensione. Ed è stato un susseguirsi di dichiarazioni di condanna dalla mattinata di ieri, quando ha cominciato a circolare il video dell'aggressione (verbale, ma secondo la denuncia anche fisica) subita dall'incolpevole famiglia di turisti.

Davide Romano, della Brigata ebraica, è stato tra i primi a denunciarlo, e ha chiesto che si arrivi alle "sanzioni di questi razzisti antisemiti". "Non solo perché tutti i reati d'odio vanno sempre perseguiti - ha detto - ma anche a tutela del buon nome di Milano e della sua tradizionale accoglienza che nulla ha a che fare con questi trogloditi". "Un fatto sconcertante", lo ha definito anche Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano. "Inaccettabile - ha detto anche Victor Fadlun, presidente della Comunità di Roma - soprattutto in Italia, il nostro Paese, fondato su valori di cui siamo orgogliosi ma che purtroppo non è immune al drammatico incremento degli episodi di odio antiebraico".

La preoccupazione è palpabile, in primo luogo nel mondo ebraico. "Se basta essere riconoscibili come ebrei per essere veementemente aggrediti. Se una famiglia non può girare liberamente nel Paese, in uno spazio pubblico, la legittimazione all'odio e l'antisemitismo è ormai virale" ha dovuto constatare amaramente Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane.

Molte le reazioni delle istituzioni e della politica. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha definito "davvero inquietante e inaccettabile" quanto accaduto, manifestando "personale vicinanza" e "profonda solidarietà" al papà e al figlio colpiti da "un atto tanto vile quanto ignobile. "In attesa - ha detto - che le autorità facciano piena luce".

Non rituali anche le parole del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini: "Pensavo che la bestia dell'antisemitismo fosse finita con il secolo scorso - ha detto - Non pensavo che in un autogrill alle porte di Milano, la Milano accogliente, inclusiva e solidale, prendessero un padre a calci e pugni al grido di Dalli all'ebreo". "Non mi preoccupano quei disadattati, - ha aggiunto - ma quel brodo culturale di chi dice sotto sotto se la vanno a cercare". Intervenuti anche il ministro Roberto Claderoli, e i capigruppo di Fi, Maurizio Gasparri, e di Fdi Galeazzo Bignami. E il leader di Azione Carlo Calenda, e tanti altri. Allarmati anche Pina Picierno e Walter Verini del Pd. Peppe Provenzano ha definito "inaccettabili gli episodi di antisemitismo". "Non possiamo accettare che le responsabilità di un governo criminale ricadano su un intero popolo" ha detto, aggiungendo che "anche per questa ragione i governi europei e la comunità internazionale devono fermare Netanyahu".

Intanto, lo stesso Nahum, in Consiglio, ha "sottolineato che la commissione comunale contro l'odio, pur a fronte di tre episodi di

antisemitismo in città, non è mai intervenuta pubblicamente". E per Riccardo De Corato, già vicesindaco di Milano e oggi deputato di Fdi, l'odio antisemita non è mai stato "condannato e contrastato concretamente dalla sinistra".

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