La polizia in piazza: "Mancano uomini e mezzi"

Niente investimenti per il comparto, la denuncia del Sap: "Politiche di sicurezza irresponsabili"

La polizia in piazza: "Mancano uomini e mezzi"

Al posto delle armi, questa volta, hanno «impugnato» le fiaccole. Per far luce sulla sicurezza e per protestare contro il governo. Le forze dell'ordine non ce la fanno più. Sono anni che lavorano in condizioni pietose nell'indifferenza delle istituzioni. E così, a piazza Montecitorio, hanno provato per l'ennesima volta a «illuminare Palazzo Chigi sulle condizioni indegne in cui versa l'apparato della sicurezza».

Strutture fatiscenti, carenza di personale, attrezzature obsolete e vetture che scarseggiano. La fotografia che emerge dagli ultimi dati raccolti dal centro studi del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) è piena di tagli e povera di soldi. I numeri raccontano di un comparto sicurezza insufficiente per affrontare l'emergenza criminalità e l'allarme terrorismo.

Le forze dell'ordine sono sotto organico di 45mila unità, mentre mancano 17mila agenti soltanto nella Polizia di Stato. Come se non bastasse poi, il ricambio generazionale è bloccato dal turnover al 55%, per cui ogni due agenti che vanno in pensione ne viene assunto soltanto uno. E di conseguenza il personale in servizio ha una media nazionale di 47 anni ed è costretto a doppi turni e a rinunciare al riposo settimanale o alle ferie. Mancano i fondi per i corsi di formazione e molti poliziotti non sono addestrati per sparare a bersagli in movimento. Ma non solo. Il Sap denuncia l'uso di caschi marci, di pistole M12 risalenti alla fine degli anni '70 e di giubbotti anti proiettile (Gap) scaduti o inidonei, soprattutto per le donne.

Una situazione che si ripercuote soprattutto nei commissariati di Roma, Milano e Napoli. Nella Capitale, per esempio, per il Giubileo sono stati impiegati 3mila agenti in meno rispetto a quello del 2000 e in zone a rischio, come Tor Pignattara, si sta pensando di ridurre il numero di commissariati. A Roma e provincia c'è una volante ogni 150mila abitanti. Fra Trastevere, Monteverde e San Paolo un solo commissariato sarebbe destinato a sopravvivere. E proprio Monteverde, nei giorni scorsi, è stato teatro di un atto criminale compiuto da un immigrato che, per rubare 10 euro, ha spaccato la milza a una signora di 60 anni.

«I numerosi episodi di cronaca nera che si sono susseguono periodicamente sono il risultato delle politiche irresponsabili operate da chi, seguendo i diktat imposti dalla spending review, sta lesinando sulla sicurezza mettendo a rischio l'incolumità dei cittadini», ha tuonato Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap.

Anche Milano, in piena emergenza migranti, si trova sotto organico di almeno 1000 agenti e con soltanto 11 volanti al giorno che pattugliano le strade della città. Napoli, infine, negli ultimi 10 anni ha perso il 15% del personale ma quel che è ben più grave è che sia considerata una «città di arrivo», ossia dove destinare gli agenti molto anziani.

E infatti nel capoluogo partenopeo, l'età media dei poliziotti è di 50 anni e c'è una sola volante per ogni commissariato. A Scampia, il quartiere più degradato, in tre anni si è passati da 110 a 80 poliziotti. Insomma, un quadro allarmante sul quale sarebbe bene che il governo ponga maggiore attenzione senza fare orecchie da mercante.

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