Poltrone in ballo? E il Pd litiga anche sui morti

Il renziano De Luca vuol fare il commissario per il terremoto. Ed è scontro con gli orlandiani

Poltrone in ballo? E il Pd litiga anche sui morti

Roma - Il Pd litiga anche sui morti. Archiviata la fase di commozione generale per le due vittime, il terremoto di Casamicciola, a Ischia, si trasforma nel terreno per la resa dei conti dem tra renziani e minoranza orlandiana. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando - in un'intervista a Repubblica - ha aperto il fuoco contro il renzianissimo presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per aver provato ad approvare una legge che bloccava la demolizione delle abitazioni abusive in Campania. Legge che il governo Gentiloni, su iniziativa del Guardasigilli, ha deciso di impugnare alla Corte Costituzionale. L'accusa che Orlando ha mosso a De Luca è di non aver voluto combattere l'abusivismo edilizio. Una posizione, quella del ministro Orlando, condivisa anche dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che fino a pochi mesi fa non figurava nell'elenco dei detrattori dell'ex sindaco di Salerno.

La risposta del governatore campano al fuoco amico è stata esplosiva. De Luca ha convocato per questa mattina, alle 10 e 30 una conferenza stampa che già nell'annuncio suona come una dichiarazione di guerra contro il governo: «Continuano esternazioni e prese di posizione da parte del governo nazionale all'insegna della demagogia, dell'ignoranza e della mistificazione della realtà. Continuano affermazioni che offendono contemporaneamente la dignità del governo regionale e la verità. In una dettagliata conferenza stampa faremo un'operazione trasparenza a 360 gradi. Snideremo tutti gli opportunismi e la cialtroneria di chi, mistificando, pensa di farsi pubblicità gratuita limitandosi a parlare senza fare nulla di concreto», ha commentato lo sceriffo salernitano.

Guerra mediatica a parte, c'è il sospetto che lo scontro tra Orlando, De Luca e Delrio sia solo uno specchietto per le allodole. Un depistaggio giornalistico per distogliere l'attenzione dal cuore vero della diatriba nel Pd. A una settimana dal sisma, terminate le passerelle dei ministri nell'isola, si apre a Roma un'altra partita, quella che più fa gola ai politici: la nomina del commissario per la ricostruzione e la gestione dei fondi per le zone terremotate. Domani, il Consiglio dei ministri, come ha annunciato il ministro della Difesa Roberta Pinotti da Ischia, varerà il decreto per lo stanziamento dei fondi per il sisma: provvedimento che dovrebbe contenere anche la nomina del commissario. Non c'è alcun dubbio sul fatto che il governatore De Luca punti a quella poltrona. Per il presidente della Regione sarebbe una potentissima arma elettorale in vista delle regionali. Anche perché pare che l'esecutivo guidato da Gentiloni sia orientato a concedere non solo soldi per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli immobili ma soprattutto aiuti economici per aziende turistiche penalizzate dal sisma di Ischia.

C'è solo un ostacolo: la poltrona di commissario potrebbe servire al segretario dei dem Matteo Renzi per accontentare i dissidenti della minoranza orlandiana. D'altronde, già un anno fa, Vasco Errani fu nominato commissario in quota della minoranza bersaniana che ha poi deciso di abbandonare il Pd.

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