Il post su Instagram e il killer ha trovato Cecilia. Sua madre uccisa da uno stalker sei anni fa

Genco ha colpito 15 giorni dopo la fine della pena per molestie alla donna

Il post su Instagram e il killer ha trovato Cecilia. Sua madre uccisa da uno stalker sei anni fa
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Non solo omicida e stalker recidivo, ma anche figlio di una donna a sua volta uccisa 6 anni fa, dal nuovo compagno che in tasca aveva un coltello e un decreto di rimpatrio.

In questa tragedia di sentimenti calpestati, allarmi inascoltati, drammi già vissuti, ma soprattutto di condanne colabrodo, si inquadra il delitto della 34enne peruviana Juana Cecilia Hazana Loyaza, che sta squassando la calma della via Emilia, dove in pochi giorni si sono registrati 5 delitti simili. Fra la nebbia dell'autunno e i lumini delle manifestazioni di queste ore contro i femminicidi, Parma, città del 24enne assassino confesso Mirko Genco, e Reggio Emilia, dove la vittima viveva, si trovano unite nell'orrore di un delitto che oggi per molti si sarebbe potuto evitare. Sembra lapalissiano: se solo dopo 15 giorni dalla fine pena, tu uccidi la donna per cui eri finito dentro, qualcosa non ha funzionato. Se poi lo stalking è un poco la specialità della casa perché un'altra donna, che ora vive a Parma in una struttura protetta, nel 2020 ti ha denunciato per lo stesso crimine, una condanna così leggera poche settimane di domiciliari, patteggiamento e sospensione della pena - non è la misura più indicata.

L'orrore per Mirko Genco non finisce qui: sua madre ha fatto la stessa fine che lui ha fatto fare a Juana. Correva l'anno 2015 e Alessia della Pia, 39enne, vive e si arrabatta insieme a lui e all'altro figlio, poco più che ragazzi. Mirko non può non ricordare quella mattina di dicembre di 6 anni fa quando Mohamed Jella, nuovo compagno cui mamma era legatissima, dopo le botte di routine, prima cerca di annegarla nella vasca, poi la finisce a colpi di mattarello. Scappato in Tunisia, acciuffato dopo 1 anno di latitanza, non verrà mai estradato, ma processato in loco. Genco, però, non sembra voltare pagina, ma anzi rielaborare le gesta di questo cattivo maestro. Dopo la denuncia della donna di Parma nel 2020, nel 2021 è la volta di Juana.

Tragici sono anche i dettagli delle ultime ore della donna: lei che affida il figlio di un anno alla nonna, appena arrivata dal Perù ed esce con un amico rugbista. Al pub chiacchiera anche con un altro amico avvocato e un giornalista, mostrando loro anche gli insistenti messaggi di lui. I due oggi non si perdonano di non aver riaccompagnato a casa Juana. Ci ha pensato lui, Genco, arrivato come un fulmine a cercarla, in quel locale, richiamato da un post sui social dove la vede insieme ad altri.

Pochi passi verso il parco e poi Mirko ha affondato il coltello e si è scordato. Si è dimenticato di che cosa significhi restare un figlio senza madre. Proprio come ora resta quel bimbo che dormiva con la nonna, mentre sua mamma moriva nel parco sotto casa.

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