Politica

Ppe, il Cav difende Orbán "Diremo no all'espulsione"

Ppe, il Cav difende Orbán "Diremo no all'espulsione"

Roma Sul prossimo voto di fine maggio per scegliere il nuovo parlamento europeo, peserà la questione Orbán. La probabile esclusione del partito ungherese Fidesz, guidato dal premier Viktor Orbán, dalla grande famiglia del Partito popolare europeo rappresenterebbe un fatto determinante per i futuri equilibri nel grande emiciclo di Strasburgo. Lo stesso Silvio Berlusconi ne ha parlato durante un colloquio telefonico con Joseph Daul, presidente del Ppe. «Votare l'esclusione di Viktor Orbán dal Ppe alla vigilia delle elezioni europee - ha ragionato il leader di Forza Italia - è un errore politico e non solo per la perdita, all'interno del Parlamento europeo, di membri che afferiscono alla grande famiglia dei popolari europei, ma anche per l'effetto che avrebbe su altre delegazioni. Comprendo la sensibilità degli altri Paesi dell'Unione Europea, ma Forza Italia non può votare a favore dell'esclusione di Orbán, che è anche da molti anni un mio caro amico». D'altronde - ha aggiunto Berlusconi - «sono da sempre convinto che la missione del Ppe, nonché la sua forza, sia quella di puntare ad aggregare tutte le forze liberali e democratiche che sono alternative alla sinistra». La decisione finale verrà presa il prossimo 20 marzo nel corso della riunione delle varie rappresentanze del Ppe.

Nel corso di un'intervista al Guardian, il premier nazionalista magiaro ha dichiarato che preferirebbe riformare il Ppe dall'interno, portandolo verso una piattaforma anti-immigrazione, ma ha anche aperto alla possibilità che Fidesz lasci il gruppo. Possibile anche un'alleanza con il partito conservatore polacco Diritto e Giustizia. Il partito di Orbán potrebbe confluire anche nel gruppo Conservatori e Riformisti. Ne sarebbe felice Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia). «Il partito popolare europeo vuole cacciare Orbán - commenta la Meloni - per le sue posizioni di contrasto all'immigrazione illegale e per la battaglia che fa contro lo speculatore Soros. Nel nostro gruppo europeo, quello dei sovranisti e conservatori, queste battaglie sono delle medaglie, non delle colpe. Felice che Orbán stia pensando di abbandonare il Ppe della Merkel per aderire alla sua casa naturale dell'Ecr insieme con Fratelli d'Italia».

PFB

Commenti