Milano. In tilt il sistema lombardo di prenotazione delle vaccinazioni. È già accaduto anche in altre Regioni, come il Lazio, ed era già accaduto anche in Lombardia nel giorno in cui era stata lanciata la campagna per gli over 80.
Ieri si è ripetuto, con ritardi nella ricezione degli sms sulla somministrazione dei vaccini, che domani partirà anche per gli insegnanti. Alcuni docenti hanno effettuato la richiesta sul portale regionale, ma non hanno ricevuto il messaggio di conferma coi dettagli dell'appuntamento. Lo hanno denunciato loro stessi: nonostante il mancato sms, si sono ritrovati comunque sul fascicolo sanitario elettronico con l'appuntamento fissato. L'opposizione in Regione ha fatto da cassa di risonanza a queste proteste. «La scoperta - ha detto Gregorio Mammì, 5 Stelle - è avvenuta per caso da parte di alcuni insegnanti che allarmati hanno avvisato i dirigenti scolastici. Si scopre così, dopo un tam tam di notizie, che ad alcuni insegnanti è stato fissato l'appuntamento per lunedì, ma non ne sapevano nulla». Anche il Pd ha attaccato. «In queste settimane abbiamo denunciato le molte falle nel sistema della piattaforma di prenotazione dei vaccini» ha detto il consigliere Pietro Bussolati, che ha parlato di «un caos».
La direzione Istruzione della Regione ha spiegato quanto successo: «L'appuntamento con il centro vaccinale viene anche registrato sul Fascicolo sanitario elettronico del cittadino in un momento precedente l'invio dell'sms. Gli sms - invece - vengono infatti inviati a blocchi al raggiungimento di un certo numero di prenotazioni. L'invio dell'sms di comunicazione dell'appuntamento (o la telefonata in caso di numero fisso) è comunque sempre garantito». E anche la società regionale Aria ha fornito la sua versione: «Il portale funziona efficacemente e sono oltre 750mila i lombardi che hanno prenotato e si sono già vaccinati. Gli insegnanti che hanno aderito, tramite portale, alla campagna vaccinazioni anti-Covid 19, riceveranno sempre una comunicazione via sms di conferma, con data e luogo dell'appuntamento, anche se l'informazione può essere già presente sul loro Fascicolo sanitario».
La Regione ha precisato anche che «non un cattivo funzionamento del portale», ma il recente cambiamento dei Codici di avviamento postale di circa 40 Comuni è stato «la causa dell'assegnazione di alcuni cittadini verso centri di vaccinazione più lontani». «Si sta provvedendo al loro aggiornamento per evitare l'inconveniente per gli appuntamenti futuri». Intanto, da ieri nelle farmacie si potranno registrare solo gli over 80 anni, mentre gli altri cittadini potranno utilizzare il portale regionale, anche se l'assessorato precisa che le adesioni raccolte finora in farmacia saranno «tenute in considerazione».
A metà febbraio, nel primo giorno della campagna per gli over 80, si erano registrati anche 100mila utenti alla volta, con rallentamenti, anche sul sistema informatico dei farmacisti e dei medici di base coinvolti nella raccolta di adesioni dei cittadini impossibilitati a eseguire l'accesso online. Pure il numero verde di Areu era stato preso d'assalto.
Anche nel Lazio, la piattaforma per le adesioni degli over 80 era stata bloccata. «Troppe adesioni» aveva spiegato in pratica la Regione. Ma fra il bonus bici e il portale Inps, era solo un capitolo della tormentata storia dei servizi digitali in Italia.
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