Coronavirus

Prenotazioni e genitori con le mascherine. Così anche Gardaland riapre al divertimento

Primo parco a dare il via libera: ammesse solo diecimila persone al giorno

Prenotazioni e genitori con le mascherine. Così anche Gardaland riapre al divertimento

Immergersi. Lasciarsi andare. È possibile attraversare il tempo e lo spazio in 600 mila metri quadrati? Ventimila passi. Sì. A Gardaland si può. Passare dal mar dei pirati, alle tombe degli egizi, ai castelli medievali, le armature, i corsari, il fantastico mondo di Aladino, le fiabe, Prezzemolo, i cowboy; a una folle corsa nel futuro, adrenalina pura, il Blue Tornado, le montagne russe, le attrazioni con l'acqua, la fuga da Atlantide, i tronchi del Colorado e ammirare l'incredibile Lago di Garda. Gardaland il più grande parco di divertimenti in Italia ha riaperto i cancelli sabato 13 giugno. Oggi, domenica 14, avevano previsto pioggia, ma in barba alle previsioni, qui splende il sole, la musica a palla, Prezzemolo che gira e tutto intorno energia pura. A Gardaland per fronteggiare l'emergenza coronavirus sono state adottate le più sorprendenti misure. Si accede normalmente dall'ingresso principale. Misurazione temperatura, in coda per il biglietto. «Si prega di igienizzarsi le mani», c'è scritto. Il disinfettante è ovunque. Il percorso per la coda è una serpentina che srotolata si estende per metri e metri e segna il cammino per mantenere le distanze nei momenti di maggiore folla. Perché torneranno, ci saranno, non subito, ma tra poco. Ieri tante famiglie e tante coppie. Qualcuna ha protestato perché il parco divertimenti ha messo a disposizione un'app per prenotare i posti nelle attrazioni, garantendo un tempo di attesa magari di cinque minuti che se si trasformano in venti apriti cielo. Un tempo minore degli anni scorsi, dove in alcune giostre potevi anche rimanere in coda per ore, ed era questo il bello di Gardaland, la folla, l'attesa, l'adrenalina che sale quando stai per avvicinarti a quella folle giostra che ti spinge per aria con i piedi sollevati da terra e ti butta a testa in giù e ti ricatapulta su. Era questo il bello: sapere che avevi la coda per ripensarci ed eventualmente girare i tacchi. Un'app anche per le prenotazioni nei ristoranti. Anche per il caffè. Si entra nel locale, si scansiona con la fotocamera del telefonino il codice a barre sul tavolino e si apre il menù. Per gli anziani e per chi è in difficoltà è ammessa l'assistenza del personale. I dipendenti ce la stanno mettendo tutta. Obbligo poi di indossare la mascherina, anche in giro. I bambini fino a sei anni sono esonerati. Nelle attrazioni si sta in coda, si rispetta la distanza e finito ogni giro, passa il personale in divisa verde e blu a igienizzare e lavare il tutto. Alcune giostre sono ancora chiuse. Per riposarsi sulle panchine, ci sono quelle per le famiglie, indicate con un bollino giallo; le altre in mezzo hanno una barriera gialla. Tutti gli indicatori per il distanziamento sociale poi, bollini, barriere e cartelli, li riconosci, li vedi subito. Il limite giornaliero è fissato a 10 mila persone.

«La parola d'ordine quest'anno sarà divertimento in sicurezza. Usciamo da un periodo difficile per tutti - dice Aldo Maria Vigevani, ad di Gardaland - ma siamo convinti che sia possibile tornare a divertirsi. Il Parco si presenterà in modo diverso e al suo interno andranno rispettate delle regole precise ma tutto sarà improntato alla spensieratezza e al relax». Continuiamo il nostro giro dove tira il grido delle giostre a testa in giù. I ragazzini si divertono, i nonni anche. A guardare. L'abbonamento per quest'anno è valido fino al 2021. «Se ci sono ancora figlio mio - dice un nonno al nipote - sennò verrai da solo».

Lui era uno di quei nonni che non sapeva usare l'app per fare le prenotazioni.

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