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Quella preoccupazione della Lega e di Giorgetti: "Proveranno a consumarci"

Il numero due del Carroccio prepara la riorganizzazione del partito e le Regionali dei prossimi mesi: saranno appuntamenti decisivi

Quella preoccupazione della Lega e di Giorgetti: "Proveranno a consumarci"

Qualcosa sembra (s)muoversi all'interno della Lega e del centrodestra. Nonostante la vittoria netta in Calabria di Jole Santelli e dell'intera coalizione, la sconfitta – comunque preventivabile – in Emilia-Romagna ha avuto qualche strascico e qualche (piccola) conseguenza sulla leadership di Matteo Salvini, accusato di aver troppo personalizzato la contesta elettorale nella regione "rossa". E così, ogni volta che il capo politico del Carroccio subisce una frenata, ecco che torna a risuonare il nome di Giancarlo Giorgetti, ex sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo Conte-Uno.

Uomo storico e di peso della compagine leghista, Giorgetti non ha voluto affondare il colpo commentando i risultati emiliani-romagnoli: "Matteo ha voluto fare a modo suo, giocando se stesso, quindi giocandosi tutto…".

Alla presentazione del libro "Popolo ed Elite" edito da Marsilio, Giorgetti – parlando della "democrazia che non funziona più" – ha fatto riferimento ai governi democraticamente eletti dal popolo e del benestare o meno delle elite nei loro confronti. E ha dichiarato: "Popolo? Sarebbe meglio mettere nel titolo 'populismo'. Il popolo quando sceglie in un modo è bravo, quando si esprime nel modo opposto è da condannare, è il prezzo da pagare in una società post-ideologica". E ha affondato il colpo: "Accettiamo il responso elettorale in ogni caso o talvolta è inaccettabile? Accettiamo un governo legittimamente eletto o quando prende decisioni non gradite all’Unione Europea deve essere chirurgicamente rimosso?".

L’esponente del Carroccio, poi, non si tira nemmeno indietro dal commentare le voci sulla leadership nel partito: "Visto che qualcuno vuol metterci l'uno contro l’altro la stampa scriva pure che potrei fare il premier io al suo posto…". Poi, torna con la mente a quest'estate, e continua così: "Bisognava aprire la crisi a ridosso delle Europee, quando i nostri avversari erano impreparati. Ora è come se stessimo sotto una slavina che sta per staccarsi: proveranno a consumare Salvini e a consumarci…".

Sul tavolo, inoltre, ci sono nodi da sciogliere. In primis, la riorganizzazione del partito stesso. E, come scritto dal Corriere della Sera, l'analisi del voto in Emilia-Romagna, dove in oltre 4mila schede elettorali, l'elettore leghista ha fatto la "X" su Alberto da Giussano, ma ha poi scelto come governatore Stefano Bonaccini, anziché Lucia Borgonzoni.

Toscana, Veneto, Marche, Campania, Puglia e Liguria sono le prossime sfide della politica italiana e anche in queste regioni il centrodestra (e la Lega) "giocano" la partita per vincerla.

Non sarà però una passeggiata scegliere le candidature in vista delle future Regionali.

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