Preside mobbizzata, si muove il centrodestra. "Inaccettabili le pressioni del sindacato"

Interrogazioni parlamentari sul caso della dirigente ostracizzata perché non di sinistra. "Io donna libera"

Preside mobbizzata, si muove il centrodestra. "Inaccettabili le pressioni del sindacato"
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«Mi hanno fatto la guerra perché ho espresso posizioni a favore delle riforme di Valditara». È questa l'accusa che Anna Maria De Luca (foto), preside del liceo Montessori di Roma, rivolge ad alcuni delegati della Cgil che durante l'anno scolastico le hanno fatto mobbing. Tutto ha inizio quando un gruppo di docenti della sua scuola firma una lettera in sostegno del professor Christian Raimo, colpito da una sanzione da parte dell'ufficio scolastico regionale. Da quel momento ci sono stati «ostruzionismi e falsità di ogni sorta, sono arrivati perfino a ribaltare fatti accaduti sotto gli occhi di tutti, oggettivi e incontrovertibili, avvelenando il clima della scuola e mettendo i docenti uno contro l'altro sulla base di falsità fatte passare per verità in riunioni convocate ad hoc». La denuncia di De Luca, che pur non essendo «mai stata un'attivista di destra» sostiene le riforme volute dal ministro Valditara, è durissima: «Sono una donna libera che dice - ha il diritto di esporre il proprio pensiero. Chi dice di combattere per i diritti delle donne e per il libero pensiero invece mi sta mobbizzando. La verità è che se non la pensi come dicono loro sei il nemico da distruggere».

Una vicenda emersa proprio sulle colonne del Giornale che ha scosso il mondo politico. Gimmi Cangiano, deputato di Fratelli d'Italia e componente della Commissione Istruzione alla Camera, punta il dito contro la Cgil che «sta facendo ciò che da sempre riesce meglio ai sindacati politicizzati di sinistra: contestare, boicottare, protestare, isolare, denigrare chi non la pensa come loro e chi non si allinea ad una ideologia fatta solo di dogmi e mai di una progettualità concreta». Il deputato meloniano esprime, dunque, la sua solidarietà alla preside romana «invitandola a non indietreggiare mai di fronte alla sacrosanta libertà di pensiero e di espressione che garantisce la Costituzione». E aggiunge: «Ma questo episodio merita di essere approfondito ed è mia intenzione farlo attraverso una interrogazione parlamentare. Non ci lasceremo intimorire». Anche il deputato leghista Rossano Sasso, capogruppo in Commissione cultura, scienza e istruzione, esprime la sua solidarietà a De Luca «vittima, come si apprende dalla stampa, di mobbing da parte di sindacalisti Cgil per aver espresso liberamente la sua posizione favorevole alla riforma voluta dal ministro Valditara». Sasso annuncia che la Lega presenterà un'interrogazione parlamentare sulla vicenda e conclude: «Si tratta di un inaccettabile attacco del sindacato alla libertà di espressione. Il sindacato ha il diritto ed il dovere di difendere i lavoratori, non di boicottare sistematicamente l'attività professionale di chi non la pensa come Landini e Schlein».

Infine, Rita dalla Chiesa, vicepresidente dei deputati di Forza Italia e membro della Commissione Cultura della Camera, invita De Luca «a continuare a difendere, con forza, le proprie idee» e definisce la sua posizione «personale, libera e coerente con una visione di scuola dinamica e aperta al merito, che però non sarebbe stata tollerata da chi, evidentemente, preferisce difendere un'ideologia preconfezionata piuttosto che confrontarsi nel merito delle proposte».

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