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Il presidente del Consiglio si dimette. Ma è solo un atto di cortesia

Poco dopo il giuramento di Mattarella, di fronte al parlamento riunito in seduta comune, Renzi ha informato i ministri della propria volontà di rassegnare le dimissioni. Si tratta di una prassi istituzionale. Poco dopo Mattarella gli ha chiesto di ritirarle

Il presidente del Consiglio si dimette. Ma è solo un atto di cortesia

Il presidente del Consiglio si dimette. Lo ha comunicato lui stesso ai ministri, nell'ultimo Cdm. Questo il laonico comunicato: "Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, martedì 3 febbraio, alle ore 15.30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Segretario il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio. Il Presidente del Consiglio ha informato il Consiglio dei Ministri che in ossequio ad una prassi istituzionale da lui condivisa è sua intenzione rassegnare le dimissioni del Governo al nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Consiglio ha pienamente condiviso l’iniziativa, che verrà immediatamente comunicata al Capo dello Stato. Il Consiglio è terminato alle ore 15.40".

Come spiegato nello stesso comunicato, si tratta di una prassi istituzionale. Il governo in carica, come segno di rispetto, rimette il mandato nelle mani del nuovo Capo dello Stato. Nessuna crisi politica, si tratta solo di una "cortesia".

Poco dopo è arrivata la risposta del nuovo inquilino del Quirinale: "Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questo pomeriggio al Quirinale il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, il quale gli ha presentato le dimissioni del governo.

Il Capo dello Stato ha invitato Renzi a ritirare le dimissioni, lo ha ringraziato per l’atto di cortesia e lo ha incaricato di farsi interprete di questo suo sentimento presso i componenti del governo. Il presidente del Consiglio ha accolto l’invito rivoltogli dal Presidente della Repubblica"

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