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Pressing di Salvini, telefonata a Draghi: c'è la svolta sui migranti

Il leader della Lega scrive alla Lamorgese, che poi sente Draghi: si pensa a una cabina di regia condivisa per evitare il boom di sbarchi durante l'estate

Il pressing di Salvini e la telefonata con Draghi: pronta la svolta sui migranti

Non si fermano gli sbarchi sulle coste italiane: solamente nelle ultime ore quasi 1000 migranti sono sbarcati a Lampedusa, con l'hotspot dell'isola al largo di Agrigento che torna a riempirsi. E nel frattempo Alarm Phone continua a lanciare l'allarme: "Ci sono 3 imbarcazioni in zona Sar maltese, in posizioni ravvicinate. Una operazione di soccorso può mettere in salvo 231 persone. Le autorità sono informate, devono agire subito!". Il continuo approdo di immigrati nel nostro Paese anche in tempi di pandemia ha provocato l'ira di Matteo Salvini, che sul tema ha espresso nuovamente la sua dura posizione: "È necessario un incontro col presidente Draghi, con milioni di italiani in difficoltà non possiamo pensare a migliaia di clandestini (già 12.000 sbarcati da inizio anno, quasi 1.000 solo stamattina)". Il leader della Lega perciò ha scambiato dei messaggi con Luciana Lamorgese: stando a quanto riferito da fonti del Carroccio, è stata posta fiducia in un piano di interventi per evitare un'escalation degli arrivi. Entrambi, "con spirito collaborativo", hanno convenuto che faranno il punto della situazione al più presto insieme al premier Mario Draghi.

Spunta la cabina di regia

Il pressing di Salvini ha già ottenuto qualche primo risultato. Il ministro dell'Interno questa mattina ha sentito al telefono il presidente del Consiglio per affrontare il tema degli sbarchi di immigrati. Dal Viminale fanno sapere che si tratta di interlocuzioni sul tema dell'immigrazione, in particolare in vista della stagione estiva che - con il mare calmo - potrebbe generare un significante incremento di sbarchi davanti alle coste italiane.

Proprio per questo si starebbe pensando all'istituzione di una sorta di cabina di regia, chiamata ad analizzare il quadro attuale per poi affrontare il fenomeno. Nei prossimi giorni potrebbe iniziare una serie di incontri che dovrebbe prevedere il coinvolgimento della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell'Interno, del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e del ministero dei Trasporti. Al centro del dibattito vi saranno i rapporti bilaterali dell'Italia con i Paesi di partenza dei migranti, come Libia e Tunisia, e con l'Unione europea.

Un nuovo accordo di Malta

Il 20 maggio la Lamorgese dovrebbe essere a Tunisi con il commissario europeo Ylva Johansson per affrontare il tema con le autorità locali. Il Viminale in diverse occasioni ha sollecitato a rispettare l'accordo siglato a Malta sul ricollocamento di solidarietà nei diversi Stati europei. La titolare del Viminale, in vista del possibile aumento di sbarchi in Italia con l'arrivo dell'estate, starebbe lavorando per un nuovo accordo di Malta, chiedendo in tutte le sedi europee che riparta il meccanismo della redistribuzione volontaria almeno per quanto riguarda i migranti salvati in mare.

Il suo obiettivo è quello di chiudere l'accordo prima dell'estate.

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