
La Nato per Zelensky continua a essere un sogno impossibile, ma lui non ci crede, pur vivendo nella condizione sospesa di chi guarda e non può toccare. Il presidente ucraino si trova all'Aia, invitato al vertice dell'Alleanza Atlantica, dove oggi pomeriggio vedrà Trump. Al segretario generale Rutte ha spiegato di aver bisogno di nuovi aiuti per la difesa aerea, "ma anche di una co-produzione nel settore della difesa". Zelensky dice di vedere "segnali importanti" da parte di Rutte (che offre 50 miliardi in armi per l'anno in corso) e parla "di un percorso irreversibile dell'Ucraina verso l'Alleanza". Ma non perde l'occasione di mettere in guardia l'Occidente su un possibile attacco di Putin "a un Paese della Nato entro cinque anni", scenario condiviso dal cancelliere Merz e prospettato, con vista sui Baltici, persino da Bloomberg. E prova di nuovo a dettare le agende altrui: "I paesi europei devono aumentare la spesa per la difesa. Crediamo che il 5% del Pil sia il livello giusto".
A non volere l'Ucraina nella Nato è proprio Trump (oltre al Cremlino) che dall'Air Force One, in viaggio verso i Paesi Bassi, ha liquidato il bilaterale con Zelensky dicendo "gli dirò: come va? Quell'uomo si trova in una situazione difficile, non avrebbe mai dovuto trovarsi lì". Per il Washington Post i funzionari Nato cercheranno di tenerli a distanza l'uno dall'altro in pubblico. E su un possibile futuro attacco di Mosca all'Occidente appare scettico: "Io con Putin voglio trovare accordi". Tuttavia manca una data per un vertice ai massimi livelli tra i due leader.
Il conflitto continua e l'esercito russo ha lanciato un attacco missilistico sulla regione di Dnipro, dove sta cercando di espandersi. Sedici persone sono state uccise, circa 180 ferite, tra cui dieci bambini, e danneggiato anche un treno passeggeri diretto a Zaporizhzhia. Per il ministro degli Esteri Sybiga "è il messaggio di terrore lanciato da Mosca prima del vertice Nato". Gli risponde Lavrov: "L'Occidente ci implora di fermare la guerra senza condizioni. Cambiano idea in continuo, è il loro fallimento politico".
La Russia ha rivendicato la presa di Dyliivka, (Donetsk), ha attaccato con droni il Sumy, provocando la morte di un bambino di 8 anni, e colpito una base a Odessa. Kiev invece ha distrutto un deposito petrolifero a Rostov, utilizzato per rifornire le forze russe, e intensificato gli sforzi per bonificare aree dalle mine antiuomo. A Hola Prystan (Kherson), i russi avrebbero saccheggiato l'ospedale. Mosca, riferisce Zelensky, ha utilizzato 28.743 droni in Ucraina dal 2022. A giugno ne ha lanciati 2.736.
Pechino invierà 600 soldati per addestramento nelle basi militari russe. Il governo danese investirà nella produzione di droni ucraini sul suo territorio. La Duma russa ha approvato il reclutamento nelle forze armate di apolidi dei territori occupati.