
È iniziata ieri al palazzetto dello sport di Civitanova Marche la lunga traversata di Francesco Acquaroli per la conferma a governatore delle Marche. L'ex deputato di Fratelli d'Italia davanti a 4mila persone parla già di programma e di impegni e rilancia la coalizione vincente aggiungendo che si deve allargare anche a liste civiche come Base popolare. L'evento è stato però essenzialmente un bilancio sui primi cinque anni a guida centrodestra della Regione. Un quinquennio particolare attraversato da pandemia, terremoto e alluvione del '22 che hanno messo a dura prova, ricorda lo stesso Acquaroli, il sistema Marche.
I risultati ottenuti, però, dicono che da queste prove la regione sia uscita rinnovata. «Cinque anni fa abbiamo rotto trent'anni di immobilismo infrastrutturale, smantellamento della sanità, abbandono delle aree interne - scrive sui social il deputato Antonio Baldelli (FdI) -. Ora continuiamo insieme questo cammino».
E proprio la sanità diviene adesso il primo trofeo da esibire per Acquaroli. E anche il primo e micidiale boomerang per il Pd. La sua leader, Elly Schlein, nel lanciare la campagna elettorale di Matteo Ricci (l'ex sindaco di Pesaro, ora europarlamentare) sottolinea proprio la necessità di un cambio di passo nella sanità regionale. Quadro però respinto al mittente dal capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia. «Altro che cambio di passo, con Francesco Acquaroli presidente della Regione il cambiamento già c'è stato - ribatte Galeazzo Bignami -. Sotto la guida del centrodestra, le Marche hanno ottenuto risultati straordinari: 9 prestazioni sanitarie su 10 vengono erogate nei tempi previsti, sono stati realizzati 10 nuovi ospedali (3 costruiti e 7 completamente ristrutturati), sono attive 59 Case della Salute, di cui 30 già operative. E non solo: secondo Agenas (l'agenzia che monitora i servizi sanitari regionali, ndr) l'ospedale Torrette di Ancona è stato classificato come il migliore d'Italia, e oggi la Regione è tra le prime cinque in Italia per l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). La sinistra aveva lasciato una sanità al collasso, mentre Acquaroli l'ha fatta risorgere. Ma mentre il Pd è in piena confusione, noi continuiamo a lavorare perché le Marche non hanno certo bisogno di tornare indietro». E lo stesso Acquaroli rivendica un primato italiano: il minor numero di anziani che rinuncia alle cure.
D'altronde gli investimenti nella Sanità e nelle infrastrutture, come il rilancio dell'economia e dell'artigianato ha portato la regione a superare la media nazionale. Ecco alcuni dati presentati come biglietto da visita per la conferma a governatore. Nel periodo tra il 2019-2024 è aumentata del 7,2% l'occupazione giovanile, così come quella femminile (4,6%). Le Marche sono poi la prima regione italiana per crescita di startup innovative.
La stessa variazione del pil nel quinquennio preso in considerazione è più alto di quello della media italiana, attestandosi al 3,2%. Ultimo fiore all'occhiello è il settore manifatturiero, dove le Marche si piazzano al secondo posto per incidenza di occupati, davanti a grandi regioni industriali come Lombardia ed Emilia Romagna.PFB