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Dal primo allarme all'intervento: chi deve decidere e il rebus di poteri

Gli Stati sono competenti per le zone Sar. Le forze di salvataggio dipendono da attività di polizia e soccorso

Dal primo allarme all'intervento: chi deve decidere e il rebus di poteri

1. In caso di emergenza in mare di chi è la competenza dei soccorsi?

Deve intervenire lo Stato responsabile di un'area Sar, zona di ricerca e salvataggio sulla quale ciascun Paese esercita la competenza al soccorso di imbarcazioni in situazione di criticità attraverso un Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo.

2. Cosa deve fare il Paese responsabile della zona Sar dove è avvenuta l'emergenza?

Coordinare le operazioni di soccorso con l'impiego della propria flotta, ma anche con unità militari e civili che si trovino in prossimità dell'imbarcazione in difficoltà. Nel caso in cui un'autorità marittima riceva informazioni di un'emergenza in corso in un'area Sar di competenza di un altro Stato informa il Rescue Coordination Center competente ed estende la notizia a tutte le unità in transito in quell'area Sar.

3. Quale Paese è obbligato a indicare il porto sicuro di approdo dopo un soccorso?

Il Paese responsabile della zona Sar in cui è accaduto l'evento critico deve fornire al più presto un posto sicuro (place of safety), cioè un luogo ove, oltre alla cura dei bisogni primari, sia garantito ai naufraghi l'esercizio dei diritti fondamentali, tra cui quello di asilo.

4. Qual è il ruolo di Frontex?

L'Agenzia europea della guardia frontiera e costiera è tenuta a fornire assistenza tecnica e operativa in mare a sostegno delle operazioni di soccorso che possono verificarsi durante la sorveglianza delle frontiere. In caso di avvistamento di un'imbarcazione in difficoltà Frontex fa una segnalazione al Centro di coordinamento internazionale dell'operazione Themis - la nuova missione navale europea che opera nel Mediterraneo centrale assistendo l'Italia nella gestione del flusso dei migranti - e alle altre autorità italiane competenti, fornendo la posizione della barca, la rotta e la velocità. Ma è compito delle autorità nazionali classificare o meno un evento come Sar e decidere i mezzi da inviare.

5. Quando interviene la Guardia Costiera?

Quando parte il dispositivo Sar (Search and Rescue), che prevede l'invio di mezzi navali e aerei, uomini e mezzi terrestri, nella zona della possibile emergenza.

6. E quando la Guardia di Finanza?

Nel caso in cui Frontex segnali la barca all'Icc, International coordination centre, ipotizzando possibili reati, come casi sospetti di traffico di migranti o di contrabbando. Situazioni che vengono gestite come operazioni di polizia, non di soccorso, con mezzi militari che servono per pattugliare, non per salvare le persone.

7. Da chi dipende la Guardia Costiera?

Funzionalmente dal ministero delle Infrastrutture in materia di sicurezza marittima, mentre è l'Imrcc - che si coordina con il ministero degli Interni - a coordinare gli interventi Sar.

8. Quali sono i paletti imposti alle Ong dall'ultimo decreto?

Devono aver raccolto tempestivamente l'intenzione dei migranti di avere protezione internazionale e sono obbligate a richiedere alle autorità, nell'immediatezza dell'evento, l'assegnazione del porto di sbarco per poi raggiungerlo tempestivamente.

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