Il primo volo con i cani in cabina. Salvini: "Svolta per milioni di persone"

Moka e Honey i due pionieri a quattro zampe sugli aerei di Ita. Biancofiore: "Una grande emozione"

Il primo volo con i cani in cabina. Salvini: "Svolta per milioni di persone"
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Una volta c'era Laika. La cagnetta, pioniera dello spazio, che prese posto a bordo di uno scomodissimo Sputnik. Oggi ci sono Moka e Honey, un Labrador di 12 anni e un meticcio di 11 che viaggiano comodi comodi in cabina, accanto al loro padrone e giochicchiano, nientemeno, col vicepremier Matteo Salvini.

Volo dimostrativo che però annuncia una rivoluzione in linea con le aspettative della nostra società: anche i cani di grande taglia, sopra i 10 chili come il duo Moka Honey, risalgono dalla schiavitù stiva e vengono vezzeggiati da hostess e steward. Moka e Honey salgono a Milano, decollano sui loro tappetini come sarà per i passeggeri a quattro zampe del futuro, atterrano a Roma. Con regolare biglietto a prezzo pieno.

È un piccolo passo, straordinario per le migliaia e migliaia di persone che non si vogliono più separare per nessun motivo dai loro amici più fedeli. Il ministro dei Trasporti, alle prese con gli extracosti dei cantieri e i ritardi dei treni ansimanti, infila una giornata di festa, fra sorrisi umani e code roteanti. Salvini si fa un selfie con Moka, accomodato su una traversina vicino al finestrino, e lo posta: "È una battaglia di buonsenso e una svolta per milioni di passeggeri". Del resto, con la nuova legge appena approvata, i cani sono portatori di diritti, non più appendici senza anima. Un upgrade esistenziale che ora arriverà anche sui voli di linea.

Quello di ieri ha a bordo più di un politico e ad attendere a Fiumicino Moka e Honey ci sono Michaela Biancofiore e Michela Vittoria Brambilla, paladine del benessere animale. "Tutto è andato benissimo - sottolinea Biancofiore, fiera del battesimo dell'aria per Pets extrasize - e i passeggeri a bordo erano contenti e facevano i complimenti ai padroni per i comportamenti esemplari dei due cani. È stata una grande emozione, tutto parte da una mia lunga e lontana battaglia. Ora anche i cani di grande taglia potranno volare su Ita ma spero presto su ogni compagnia nazionale e internazionale, seduti su un posto dedicato accanto ai loro padroni".

Sulla stessa linea Brambilla: "È un bel momento quando si amplia un'offerta e si estende un diritto. L'innovazione è stata resa possibile da una delibera approvata nel maggio scorso dal cda dell'Enac. L'ente ha autorizzato le compagnie aeree interessate a trasportare in cabina animali da compagnia anche di peso superiore al limite attuale da 10 chili, purché adeguatamente assicurati tramite le cinture di sicurezza e altri sistemi di ancoraggio".

Ora si dovrà passare progressivamente alla routine, introducendo un po' alla volta gli over 10 in cabina. Certo, anche su questo versante, Berlusconi aveva visto giusto, puntando sulla mobilitazione dei possessori di animali domestici a quattro zampe. E che i tempi siano cambiati, lo si è visto pure lo scorso week end sul pratone di Pontida. C'erano il generale Vannacci e il suo team, poi i lombardi che proponevano la Carta della Regione, ma fra gli stand c'era pure quello di Fido e Micio, animato dal senatore livornese Manfredi Potenti. Il benessere animale è ormai un tema sdoganato pure nei salotti chic. E a Pontida molti militanti hanno visitato la "bancarella" e hanno letto il volantino in cui un cane e un gatto declamavano: "Anche noi vogliamo il Ponte". Ovviamente, quello sullo Stretto, ormai giunto ad uno snodo decisivo. Il Ponte velocizzerà i tempi della traversata e dunque faciliterà il viaggio per tutti, anche per i passeggeri nel trasportino. Orgoglio & business, dunque. Come sottolinea il Presidente di Ita Airways Sandro Pappalardo.

Il Presidente dell'Enac Pierluigi Di Palma rivendica invece i risultati raggiunti sul campo: "Abbiamo dimostrato come l'Enac sia all'avanguardia sia dal punto di vista del trasporto aereo, sia della civiltà". Non è d'accordo il Codacons che parla di "problemi non indifferenti". Ma le obiezioni non fermano la lunga marcia degli extrasize.

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