Antonio Signorini
nostro inviato a Potenza
«Ma Berlusconi non era quello che non piaceva più a nessuno? E allora come mai sono tutti qui?». Un ragazzino appena uscito dalle scuole medie incrocia il tour di Silvio Berlusconi nel centro della città. Sbircia dal vetro le sale del bar di piazza Prefettura, poi sintetizza le speranze e i timori di molti a Potenza: il centrodestra a guida Forza Italia potrebbe vincere in una regione da anni governata dalla sinistra.
Il presidente di Forza Italia è in Basilicata per una due giorni a sostegno del candidato governatore del centrodestra Vito Bardi. La regione è da anni guidata dal Pd, alle ultime elezioni politiche il movimento 5 stelle ha incassato il 44% ma il voto per il governo della regione potrebbe segnare un'altra inversione di tendenza. Pentastellati dimezzati (sotto il 20% scommette l'ex premier, qualcuno azzarda intorno al 10%), sinistra penalizzata da anni di governo spesi male, un candidato indicato da Forza Italia affidabile che ha molte chance di vincere. Tanti ex elettori del M5s che ora guardano agli azzurri.
Berlusconi non avrebbe dovuto partecipare alla presentazione dei candidati di Forza Italia, ma alla fine si è autoinvitato, ha spiegato Giuseppe Moles senatore azzurro e coordinatore regionale. Risultato, auditorium dell'Annunziata stracolmo, militanti ed elettori che seguono la manifestazione elettorale da un maxischermo. Per Berlusconi è l'occasione per dimostrare ai partiti alleati che il centrodestra a guida azzurra vince. Ma la Basilicata, regione che ha creduto nel reddito di cittadinanza e ora ne vede i limiti, che spera nella ricchezza del petrolio e quindi teme i No pentastellati alle trivelle, diventa la platea ideale per attaccare a testa bassa il governo.
Primo bersaglio, la decisione di Toninelli di dire No all'alta velocità Torino Lione, ma senza bloccare i bandi. «Ridicolo. Ma come, dai il via ai lavori, a spese importanti per il Paese e per l'Europa» e poi blocchi la Tav? «Ma dove vivi, sei scemo? Mi sono spiegato con sufficiente chiarezza?», chiude sorridendo. Le performance deludenti dell'economia sono un altro argomento forte. «Dall'estero ci guardano con molta perplessità e sono molto preoccupati per come potrà andare l'Italia se questo governo non se ne andrà».
Ora, con i sondaggi che danno il M5s in calo, «sembra che gli italiani abbiano aperto gli occhi e capito chi sono questi personaggi, che non hanno mai lavorato in vita loro. Spero che gli italiani capiscano l'errore nel quale sono incorsi. Molti hanno votato cinque stelle per protestare contro la politica politicante, contro i governi di sinistra non eletti. Molti sono rimasti a casa e io spero che questi tornino a votare».
Il messaggio a Matteo Salvini è chiaro e Berlusconi lo ripete almeno quattro volte durante la prima giornata del tour lucano. «Torna a casa. Torna al più presto possibile. Ogni voto a Forza Italia avvicina la caduta del governo, noi siamo il perno della coalizione, perché siamo gli eredi della tradizione cristiana, della cultura liberale e dei valori occidentali». Presto il leader di Forza Italia, Salvini e la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni faranno una conferenza stampa unitaria per presentare l'ex generale Bardi.
L'alleanza gialloverde che sostiene il governo di Giuseppe Conte secondo Berlusconi «non ha nessuna possibilità di andare
avanti». Il voto regionale della Basilicata darà il colpo decisivo all'esecutivo? «Non credo. Penso che l'attaccamento al potere dei membri del governo resisterà e che il colpo potrà venire solo dalle elezioni per l'Europa».
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