Il governo comincia a sentire la pressione dei mercati e dell'Unione Europea. Di fatto l'appuntamento con la "risposta" a Bruxelles che dovrebbe cambiare la struttura della manovra si avvicina. L'esecutivo ha già fatto sapere che non verranno fatte modifiche e che verrà confermata su tutta la linea la prossima legge di bilancio. A questo si aggiungono le tensioni degli ultimi giorni su diversi fronti. M5s e Lega sono divisi sul fronte degli aiuti alle banche e i cinque Stelle sono totalemnte spaccati sulle grandi opere come Tav e Tap a cui i pentastellati non rinunceranno nonostante le promesse nella campagna elettorale.
Adesso il padre di Di Battista, sempre molto attivo sui social, prova a tracciare una sorta di profezia sulla caduta del governo: "Cadrà se si farà la TAV, il Terzo valico, la Pedemontana. Cadrà - rincara - se non si cambieranno i direttori di canale e quelli dei telegiornali. Cadrà se si aiuteranno le banche. Cadrà se il taglio delle pensioni d’oro si trasformerà in ’contributo a tempo determinato.
Cadrà se verranno disconosciuti i diritti dei lavoratori e non attuate le richieste dei cittadini. Cadrà se non passasse la patrimoniale a carico dei più fortunati". Insomma all'interno del Movimento le acque sono sempre più agitate.
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