Cronache

Arca Onlus: "Portiamo cibo ai bisognosi, sosteneteci"

Arca Onlus: "Portiamo cibo ai bisognosi, sosteneteci"

La pandemia ha determinato la più importante contrazione dell'occupazione mai registrata in Europa. Di fronte all'acuirsi della povertà la rete italiana di solidarietà sociale del Terzo Settore lancia l'allarme. A raccontarci questo particolare punto di vista dell'emergenza è Alberto Sinigallia presidente della Fondazione Progetto Arca Onlus, che da 25 anni offre aiuto a persone senza dimora e a famiglie in stato di povertà.

Come valutate la situazione dal vostro osservatorio?

«Stiamo registrando un aumento esponenziale del disagio, soprattutto al sud, dove molte famiglie sono rimaste senza reddito e senza lavoro. Ci aspettiamo un vero tsunami quando ripartiranno gli sfratti esecutivi fermi da febbraio dell'anno scorso».

Non si può anticipare la gestione del problema?

«Non esistono tavoli di lavoro tra il sistema del volontariato e i Comuni e la Prefettura si attiva solo quando il problema si manifesta. Progetto Arca distribuisce pacchi viveri (oltre 30 mila l'anno) in 20 regioni».

Chi si trova in difficoltà, oltre che sostegni, può ritrovare la dignità di un lavoro?

«Anche se, dall'esempio di Fratel Ettore Boschini, la nostra missione parte dalla strada, Progetto Arca cerca di accompagnare verso una maggior autonomia. Sosteniamo oltre 8 mila persone (2 mila famiglie) in stato di indigenza attraverso un educatore finanziario che portando il pacco viveri verifica il bisogno di aiuto o di lavoro, mettendo a disposizione un percorso di inserimento lavorativo e l'uso temporaneo di alloggi».

Cos'è cambiato in strada con il Covid?

«Ci siamo trovati di fronte a persone che non mangiavano da giorni senza poter contare neppure su una bevanda calda offerta da un bar. Da lì è nata l'idea di portare in strada i food-truck che seguendo le unità dei volontari offrissero un pasto caldo. Siamo partiti con due mezzi su Milano ma presto anche a Roma, Napoli, Torino, Varese e, se sarà possibile, anche in altre città. Ogni food-truck attrezzato costa 35 mila euro e un pasto 3 euro.

Ci sono molti modi per offrire un aiuto: una piccola donazione, il 5xmille o diventando volontari».

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