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"La proposta di Salvini? È tardi". Ma Crimi lascia la porta aperta

Il senatore M5S Vito Crimi lascia uno spiraglio a Salvini: "La proposta arriva tardi, ma c'è il 50% di possibilità di un incontro"

"La proposta di Salvini? È tardi". Ma Crimi lascia la porta aperta

"Credo che la proposta di Salvini arrivi veramente in ritardo e ci chiediamo se sia credibile". A ribadire il no al leader della Lega, che ieri ha chiesto ai 5 Stelle di formare un esecutivo a tempo, è oggi Vito Crimi, che però lascia uno spiraglio aperto.

"Quante chances ci sono che Di Maio e Salvini si incontrino la settimana prossima? Facciamo metà e metà. E l'altra metà si andrà al voto", ha infatti detto a L'Intervista su SkyTg24, "Oggi un governo tecnico non è possibile farlo. Non avrebbe la fiducia del Parlamento. Un governo tecnico non è in discussione. Se non c'è una soluzione politica si va al voto".

Poi punta ancora il dito verso gli altri partiti: "Noi siamo stati gli unici in questo percorso a presentare un ventaglio di soluzioni politiche reali e non siamo stati fermi su una posizione", sostiene il senatore M5S, "L'unica condizione che abbiamo posto è quella di non avere Berlusconi, per il resto abbiamo dato anche al capo dello Stato, il presidente Mattarella, l'opportunità di aprire più scenari possibili. Oggi si assumono la responsabilità i partiti che hanno detto no a tutte le nostre proposte sui temi".

Il vincolo dei due mandati, in ogni caso, "non è mai stato messo in discussione": "Noi abbiamo delle regole", ha detto Crimi, "C'è un garante, che è Beppe Grillo ed è lui, solo lui che potrà prendere eventualmente decisioni di questo tipo, né noi ci siamo fatti portatori di questa richiesta.

Se si torna a votare nel 2018 noi siamo pronti a tornare al nostro lavoro".

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