Ma quali controlli sui tir Otto volte su dieci setacciano quelli italiani

Milano«I controlli che vengono condotti dall'Austria sui camion alle frontiere sono in linea con le norme Schengen e sono benvenute». Così Natasha Bertaud, portavoce della Commissione Ue per Immigrazione e affari interni pochi giorni fa ha annunciato che in Europa non si vogliono far passi indietro: «Non vogliamo che accadano più tragedie come quelle del camion dove sono stati 71 cadaveri». Ben vengano più controlli quindi. Sulle rotte d'ingresso in Europa ma anche su strade e arterie di grande passaggio. Dalle frontiere ungheresi a Calais, dalla Grecia all'Est Europa i viaggi della speranza sono spesso sui cassoni degli autotreni. Che quasi sempre transitano sulle strade italiane dove però la possibilità di farla franca è alta. Clandestini o merci i controlli sui Tir stranieri che attraversano il nostro territorio dai Paesi extra Ue sono infatti in diminuzione nell'ultimo anno. Mentre continuano ad aumentare le verifiche sugli autotrasportatori italiani. L'indagine, che verrà pubblicata sul numero di settembre di «Tuttotrasporti», si basa sull'analisi dei dati resi noti dalla Polizia Stradale. I veicoli controllati su strade e autostrade italiane nel 2014 sono stati 311.990 con un aumento del 10 per cento rispetto all'anno precedente. Ma è sulla mazionalità dei mezzi controllati che si registrano le note dolenti. L'87 per cento dei mezzi controllati sulle strade del nostro Paese - spiega l'indagine di Tuttostrasporti - continua ad essere di nazionalità italiana mentre in Germania, tanto per fare un esempio, più della metà dei veicoli fermati è straniero. Dai dati si registra un lieve calo delle violazioni al codice della strada. L'87 per cento delle multe riguarda i vettori italiani contro il 10,3 per cento di quelli comunitari ed extracomunitari. Ma la percentuale delle infrazioni commesse dai vettori stranieri è superiore proprio in quelle violazioni cruciali per la sicurezza stradale come l'ecceso di velocità e il rispetto dei tempi di riposo. Non solo però verifiche in strada.

Sempre in tema di sicurezza situazione grigia anche sui controlli tecnici e sulle revisioni dei mezzi. Nell'area di Milano, a causa dell'Expo che «assorbito» l'attività di buona parte delle Forze di polizia, almeno fino a novembre non verranno fatte verifiche.

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