Ma quanto è «social» accettare passaggi da autisti sconosciuti

Si diffonde anche in Italia BlaBlaCar, la community per condividere i posti in auto. Da oggi anche prepagati

A lice ha 23 anni, un trolley e una voglia matta di andare a Roma. Arriva puntuale alle 14 di un giovedì davanti a un albergo vicino alla stazione centrale di Milano. Cerca il suo uomo, un signore pelato e barbuto più grande di lei di cui conosce il nome, l'iniziale del cognome, il cellulare e una fotina vista sullo smartphone . Lo individua, fa un cenno di saluto, lui apre il portabagagli, lei infila il trolley e si accomoda sul posto passeggero. Prima mette 31 euro nelle mani del signore, il quale li conta distrattamente, li infila in tasca e poi dice sbrigativo: «Andiamo».

La scena di un amore mercenario e clandestino? Macché, avete appena assistito a un approccio BlaBlaCar. L'autostop dell'era social, il ride sharing che sta rivoluzionando le abitudini dei viaggiatori, soprattutto dei più giovani. Tutti contenti: il guidatore che rientra in parte (ma spesso per intero) delle spese per benzina e autostrada; il viaggiatore spendendo un terzo che con il treno o l'aereo; l'ambiente che si avvantaggia di una minore emissione di CO2 pro capite. Tutti contenti, anzi no: i mezzi di trasporto tradizionali per il momento hanno snobbato la concorrenza social , ma presto dovranno farci i conti. Perché l'autostop concordato sta prendendo piede anche in Italia. Parola di chi scrive, che ha scarrozzato su e giù per l'Italia già decine di studenti e lavoratori con la sua guida sicura e la sua proverbiale simpatia (lo dicono i feedback , lungi da noi vantarcene...).

BlaBlaCar è una community che strizza l'occhio anche alla funzione socializzante del viaggio di gruppo. Il passaparola garantisce che sono nate amicizie e anche amori. Gli uomini non lo ammetteranno mai, ma una sbirciata alle foto delle candidate viaggiatrici lo buttano sempre. Che poi ciascuno, passeggero o guidatore, può segnalare in partenza la propria voglia di chiacchierare: da «bla» (lasciatemi in pace) a «blablabla» (vi stordirò di ciance). Decidete voi chi evitare.

Inventata da un francese di origini ischitane, Frédéric Mazzella, la piattaforma di condivisione dei viaggi è oggi una community con numeri importanti: 19 Paesi serviti (tutti europei tranne India e Messico), 20 milioni di utenti, 5 milioni di download della app gratuita per iOS e Android, oltre 300 dipendenti distribuiti in 12 uffici (in Italia a Milano). E un servizio sempre più efficiente: ieri è stata presentata a Milano la possibilità anche in Italia di prepagare il viaggio con carta di credito, carta prepagata o PayPal allo scopo di garantire soprattutto i guidatori da possibili no-show . Il sito tratterrà solo una piccola quota per rendere sostenibile il business.

L'idea è semplice: devi fare un lungo viaggio e hai la macchina vuota? Vendi i posti liberi a chi deve fare la stessa tratta. Ti iscrivi, segnali un punto e un orario di partenza e un punto di arrivo, eventuali esigenze (disponibilità a piccole o grandi deviazioni, spazio nel bagagliaio, tolleranza nei confronti dei fumatori, voglia di ascoltare musica e socializzare). A quel punto il più è fatto: nei giorni successivi sarai contattato da chi vuole il passaggio. Alle volte l'accordo è immediato, altre volte serve qualche aggiustamento: l'elasticità nel mondo social è una virtù sempre attrezzata. In genere si mettono in chiaro il telefono e la foto. Oddio, si può anche omettere, ma queste reticenze saranno intrpretate dalla community come motivo di lieve diffidenza.

Perché la chiave è quella: fidarsi è bene, non fidarsi è peggio. E costa caro. A dare una garanzia ai malfidati c'è la logica della community : fai qualcosa di sbagliato (ritardi, molestie, maleducazione) e sarai additato - allora sì - alla pubblica gogna. La chiave di tutto infatti sono i feedback che passeggeri e guidatore possono scambiarsi, costruendo così la bla-reputazione che chiunque può consultare. Ah, a proposito: domenica 24 io vado da Roma a Milano. Parto nel tardo pomeriggio. Mi fermo solo per un caffè. Astenersi antipatici, telefonatori compulsivi e fumatori. Chi è interessato mi trova su BlaBlaCar.

Il costo (suggerito) in euro di un passaggio in auto da Milano a Roma o viceversa con BlaBlaCar

Il chilometraggio medio di un viaggio in Europa. La formula non è conveniente per tragitti troppo brevi

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