Politica

Quei legami con l'ex dg Ama Altri guai per Muraro indagata

L'assessore è accusata di abuso in concorso con Fiscon, imputato di Mafia Capitale. Al setaccio le consulenze

Quei legami con l'ex dg Ama Altri guai per Muraro indagata

L'affaire Muraro torna in primo piano, più virulento che mai. Perché la posizione dell'assessore all'Ambiente a cui la sindaca Virginia Raggi ha confermato la sua fiducia nonostante sia indagata da aprile, sembra più difficile di quanto emerso finora. Il reato di abuso d'ufficio, che i magistrati hanno ipotizzato dopo l'iscrizione per violazioni ambientali, infatti, le viene contestato in concorso con l'ex dg di Ama, Giovanni Fiscon, uno degli imputati eccellenti di Mafia Capitale, che avrebbe avuto in passato un legame personale molto stretto con Paola Muraro, il cui ruolo all'interno dell'Ama sarebbe stato in realtà ben diverso da quello della semplice consulente per il quale era lautamente pagata. Quel contratto di consulenza per la Procura era illegittimo e proprio in virtù del legame particolare che l'avrebbe unita a Fiscon i magistrati hanno ritenuto di contestarle il concorso di colpa: da una parte lui avrebbe dovuto astenersi dalla nomina perché non imparziale, dall'altra lei avrebbe ricevuto indebiti benefici.

L'assessore non si scompone («Sono tranquilla, vado avanti, se i giornali si riempiono di queste notizie vuol dire che sto lavorando bene»), la sindaca invece tace e aspetta, mentre tutti si chiedono cosa farà adesso. Studiando le carte il pm Galanti e il procuratore aggiunto Ielo si sono convinti che la Muraro avesse un ruolo chiave all'interno dell'azienda capitolina, come fosse una vera e propria manager coinvolta nelle decisioni sugli impianti di smaltimento. Attività che avrebbe svolto prestando un occhio di riguardo a Manlio Cerroni, fino a qualche anno fa dominus dell'immondizia romana, a scapito degli impianti comunali indotti dolosamente a smaltire meno di quanto avrebbero potuto. Sospetti sui quali la Procura sta ancora lavorando, anche se l'inchiesta in questi giorni ha avuto un'accelerazione, soprattutto dopo che a piazzale Clodio è arrivata la trascrizione dell'audizione dell'assessore in commissione Ecomafie. La Muraro presto potrebbe essere convocata in Procura a spiegare. Ma è in particolare il capitolo sulle consulenze che i magistrati vogliono approfondire, soprattutto dopo aver riletto il contenuto di una trentina di telefonate agli atti di Mafia Capitale, finora mai trascritte perché ritenute irrilevanti. Ma alla luce dei nuovi fatti quelle conversazioni sono state riconsiderate, soprattutto una del 2014 in cui la Muraro solleciterebbe Fiscon per ottenere le consulenze con l'Ama. Nei brogliacci il dialogo viene riportato con la dicitura «conversazione di carattere privato». Poco chiaro, per i pm, sarebbe soprattutto un contratto di assistenza legale tra l'esperta e l'allora direttore generale. Fiscon potrebbe aver favorito la Muraro pagando il suo onorario con i soldi dell'Ama per averla come consulente giudiziario anche nei casi non previsti dalla normativa, quelli cioè con dolo o colpa grave, mentre i dirigenti possono avere le spese pagate dall'azienda soltanto per difendersi da reati compiuti nell'esercizio delle loro funzioni. Quest'ultima clausola, evidentemente illegittima, venne cancellata da Daniele Filippi, quando dopo l'arresto di Fiscon divenne dg dell'Ama.

Ora la Procura ha acceso un faro sui rapporti Muraro-Fiscon. I due fino a pochi giorni fa condividevano anche lo stesso avvocato, il quale aveva addirittura inserito la Muraro nella lista dei testimoni a difesa dello stesso Fiscon e dell'ex ad di Ama Franco Panzironi nel processo di Mafia Capitale. Ora per questioni di evidente incompatibilità, l'assessore ha cambiato legale.

Tutta questa situazione «preoccupa» il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, che lamenta di non aver ancora avuto un contatto con la Raggi «per sapere come Roma intenda affrontare il problema dei rifiuti».

Commenti