I passaggi a livello rappresentano un pericolo per la sicurezza ferroviaria e per la pubblica incolumità e vanno eliminati del tutto. Lo affermano le associazioni de consumatori, intervenendo sullo scontro avvenuto nella notte tra un treno e un Tir sulla linea ferroviaria Torino-Ivrea, all'altezza del comune di Caluso.
«In base agli ultimi dati ufficiali disponibili, tra il 2005 e il 2016 si sono registrati in Italia quasi 200 incidenti gravi in corrispondenza dei passaggi a livello - spiega Federconsumatori -. Incidenti che hanno prodotto nello stesso periodo ben 200 vittime, una ecatombe inaccettabile e contro la quale non è stato fatto abbastanza. L'ultima relazione dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria ci dice infatti che sulla rete Rfi i passaggi a livello ancora attivi erano ben 4620 al 31.12.2016. Il loro numero è stato ridotto del 53% tra il 1990 e il 2016 (erano 9992) ma ancora non basta e tali attraversamenti continuano a provocare disastri e mietere vittime».
«Numeri - aggiunge Federconsumatori - che devono far riflettere Rfi e Trenitalia, che sono chiamate a trovare soluzioni che garantiscano la sicurezza per chi viaggia, investendo di più sul trasporto regionale. È ora di passare dalle parole ai fatti, garantendo una gestione attenta del trasporto e della rete ferroviaria»..
In merito all'ultimo incidente dell'altra notte nel Torinese, Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e
Valle d'Aosta ha dichiarato: «Quella dove è avvenuto l'incidente è una linea che da decenni necessita di interventi per il malfunzionamento e la riduzione del numero dei passaggi a livello». Parole, purtroppo, profetiche.
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