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Quelle chat dei leghisti: "In gioco il futuro dei nostri figli"

Ancor prima dell'uscita di Salvini dal confronto con Draghi i parlamentari già si dicevano convinti di ciò che sarebbe stato deciso a favore di un governo Draghi

Quelle chat dei leghisti: "In gioco il futuro dei nostri figli"

L'entusiasmo di Giorgetti ("Draghi è un fuoriclasse, come Cristiano Ronaldo, non può stare in panchina") deve aver contagiato tutti nella Lega, che pare proprio intenzionata a spalancare le porte all'ex vice presidente e managing director della Goldman Sachs: così tanto che anche nelle chat di deputati e senatori pare evidente il giubilo, se si esclude qualcuno più prudente.

Il "pragmatismo" dell'ex presidente della Bce ha quindi convinto i più accaniti euroscettici, mandando letteralmente nel pallone anche coloro che, nella ex maggioranza giallorossa, mai si sarebbero attesi un'apertura del genere.

"Siamo a disposizione, non poniamo veti", ha detto il leader del Carroccio dopo il confronto con Draghi. Quindi l'ex vicepremier torna sulla stessa linea d'onda del partito dell'ex collega con cui aveva creato il primo governo Giuseppi. "Noi ci saremo con lealtà", ha infatti spiegato Vito Crimi dopo l'incontro con Draghi. "Abbiamo chiesto di non indebolire il reddito di cittadinanza per un nuovo esecutivo solidale, ambientalista ed europeista". A patto, ovviamente di essere protagonisti nella gestione del Recovery Fund: "Con le nostre caratteristiche valoriali verificheremo che l'attuazione di quei fondi sia fatta con onestà, traparenza e nell'interesse dei cittadini". Insomma, "pragmatismo" a gogò.

Ancora prima dell'uscita di Matteo Salvini, tuttavia, deputati e senatori del Carroccio, come riportato da AdnKronos, avevano iniziato a discutere del confronto in corso con Mario Draghi e di ciò che sarebbe potuto accadere al partito dopo il faccia a faccia. La linea prevalente tra i leghisti, come spiega l'agenzia di stampa, è quella del "va bene così". Qualcuno in chat avrebbe invece invitato i colleghi alla calma:"La partita è lunga, andiamoci piano". O ancora: "Siamo all'inizio del percorso, la mossa è di responsabilità e di ascolto del Paese, ma lo scenario è ancora apertissimo".

Tra le varie posizioni assunte dai parlamentari del Carroccio anche quella di chi esprime il suo consenso per un 'meglio dentro che fuori'. "Tanto un governo lo fanno, per cui val la pena esserci", spiega ai colleghi un leghista, ricalcando le parole dello stesso segretario, che ha dichiarato di preferire trovarsi all'interno, ovvero"dove si decide come spendere i 200miliardi del Recovery". Un altro parlamentare "verde" dichiara che lo scopo è quello di "decidere insieme il futuro dei nostri figli", ecco perché aprire a Mario Draghi. Aprire all'ex vice presidente e managing director della Goldman Sachs significa dimostrare"coesione e responsabilità", spiega in chat un altro rappresentante del Carroccio. Ed il concetto di "credibilità" viene ribadito in più di un'occasione, per puntare sui "contenuti e sui risultati" dell'ormai prossimo governo Draghi.

La svolta del Carroccio ha sorpreso positivamente anche Andrea Marcucci, capogruppo in Senato del Partito democratico:"La nostra posizione e le nostre priorità sono note. Se la Lega combia idea, diventa europeista e capisce che ha sbagliato per anni, meglio per tutti", ha cinguettato il dem sul suo profilo Twitter. Più cauta la Bonino, che a SkyTg24 ha dichiarato: "La trovo una giravolta molto rapida, spero non sia solo di facciata.

È chiaro che la Lega ha visto fino ad ora un atteggiamento molto antieuropeista".

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