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L'"iRig" per la chitarra e il bastone per i selfie: le strane spese dei 5s nel Lazio

La spesa, inserita nel rendiconto del gruppo consiliare del M5S del 2019, è stata giudicata irregolare dalla Corte dei Conti. L'ironia di Fratelli d'Italia: "Forse si preparavano a fare la serenata a Zingaretti per entrare in giunta"

L'"iRig" per la chitarra e il bastone per i selfie: le strane spese dei 5s nel Lazio

Ci sono anche un’interfaccia per chitarra e un bastone per i selfie nel rendiconto delle spese del gruppo consiliare del M5S alla Regione Lazio relativo all’esercizio del 2019. Due accessori acquistati su un noto sito di vendite online per un totale di 54,99 euro, per i quali i dieci consiglieri grillini hanno chiesto il rimborso alla Regione, inserendoli tra le "spese per l’acquisto o il noleggio di dotazioni informatiche o d’ufficio".

Lo scorso giugno, però, in una delibera della sezione regionale di controllo per il Lazio, i magistrati della Corte dei Conti hanno dichiarato irregolare la spesa. Ad una prima richiesta di chiarimenti, infatti, il gruppo del Movimento aveva replicato che la spesa per l’iRig e il selfie stick, assieme a quelle per l’acquisto di cavi, prolunghe, microfoni, tablet, auricolari per cellulare e addirittura "due set di pile", era riferibile "all’operatività del personale dipendente dell’ufficio comunicazione che svolge con professionalità la propria mansione volta alla creazione di contenuti di promozione politica del gruppo e la loro diffusione".

Ma la giustificazione non ha convinto i giudici, ai quali, in particolare, come si legge nella delibera, "sfugge cosa sia e a cosa serva esattamente", l’interfaccia IRig. "Elementi conoscitivi necessari per consentire alla Corte di effettuare la valutazione di inerenza della spesa con le finalità istituzionali del Gruppo consiliare", scrivono i giudici. "Analogamente – si legge ancora nel documento - è a dirsi per la spesa di 19,90 euro sostenuta per l’acquisto di un bastone selfie, la cui inerenza ai fini istituzionali, in difetto di specifiche informazioni da parte del Gruppo, non può essere valutata o comunque ritenuta sussistente".

Tra le spese giudicate irregolari lo scorso giugno, c’è anche quella di 2.847 euro oltre agli oneri fiscali e previdenziali, relativa al compenso di una risorsa assunta con contratto di collaborazione coordinata e continuativa per una consulenza in materia urbanistica per "lavori della Commissione speciale piani di zona". Peccato che, secondo quanto messo nero su bianco dai giudici, la collaboratrice in questione non risulti essere né "un’esperta della materia", né abbia mai prodotto una documentata "attività di consulenza" o tantomeno un singolo parere. Almeno, questo è quanto emerge dai documenti prodotti dal gruppo pentastellato in Regione su richiesta dei magistrati.

Anche questa spesa, dunque, conclude la Corte, viene considerata irregolare. "Non sono sicuramente sorpreso di scoprire che i Cinque Stelle nel Lazio abbiano usato i fondi del gruppo regionale per acquistare beni di dubbia utilità, fra cui un’interfaccia per la chitarra e un bastone per i selfie", commenta il deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini.

"La coerenza non è mai stata il loro forte e sappiamo tutti che hanno strutturato la loro politica sull’immagine, - continua - ma cosa abbiano dovuto farci con un accessorio per la chitarra e il selfie stick è davvero un enigma, probabilmente qualche sviolinata per ottenere un posto a tavola in giunta e per immortalare i loro sorrisi fieri mentre ‘l’aria stava cambiando’".

Il riferimento è all’ingresso del M5S nella giunta Dem del Lazio, ufficializzato ieri.

"Forse la Lombardi si stava già preparando per fare la serenata a Zingaretti", ironizza anche Chiara Colosimo, consigliere regionale dello stesso partito.

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