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La Raggi deve 100 milioni a chi raccoglie i rifiuti

Debito non saldato da 500 giorni, ma dà bonus ai dipendenti

La Raggi deve 100 milioni a chi raccoglie i rifiuti

Virginia Raggi si autopromuove a pieni voti per i 5 anni che ha amministrato la Capitale. E che pagella! È tutto un fioccare di 8, 9 e 10 addirittura: media del nove tonda insomma davanti a inverosimili distese di immondizia sparsa in prossimità di cassonetti già stracolmi e maleodoranti, agli autobus cittadini che prendono fuoco con cadenza fissa mentre trasportano frotte di gente accalcata malgrado l'emergenza Covid, vagoni di metropolitana rigurgitanti di passeggeri mentre periodicamente saltano le corse per deficit energetici sulla rete di alimentazione. Eppure l'ultima relazione del Campidoglio sulle performance degli uffici capitolini racconta la storia di una metropoli da prendere a modello in cui l'amministrazione ha raggiunto livelli di eccellenza completando con successo il 94,31% dei propri compiti: i romani dovrebbero vivere in estatica soddisfazione dinanzi a tale efficienza.

E invece no. Il report non convince proprio nessuno, soprattutto quei creditori che aspettano finanche 500 giorni per vedersi pagata una fattura. Uno fra questi l'Ama, l'azienda municipale che si occupa anche della raccolta dei rifiuti. Il Campidoglio risulta debitore di ben 22 milioni di euro, cifra già ascritta nel bilancio d'esercizio 2018 della società in house, e altrettanto di 100 milioni che saranno in scadenza debitoria al 31 ottobre prossimo. Una fatalità? Chissà. «Il ritardo esteso dei pagamenti può decretare la morte dell'azienda. Soprattutto se questa investe risorse proprie per pagare gli stipendi, pagare i fornitori e dall'altro lato non acquisisce liquidità dalla stazione appaltante spiega il fiscalista Antonio Gigliotti - È una crisi a cascata. E purtroppo questi fatti avvengono spesso con le forniture della pubblica amministrazione o dello Stato». Avvalendosi del fiscalista per esaminare puntualmente l'arco temporale dei debiti tra fornitore e amministrazione, in questo caso specifico comunale, emerge che il ritardo dei pagamenti nell'anno del Covid, il 2020 è decisamente aumentato producendo una disparità sostanziale tra passivi accumulati e deficit correnti.

Intanto a poche settimane dalle Comunali la Raggi ha deciso l'erogazione di 36 milioni di premi ai dipendenti di Roma Capitale.

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