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La Raggi riesce a distruggere pure la Maratona

Un terzo di presenze in meno rispetto all'anno scorso e cancellata la 21 chilometri di giugno

La Raggi riesce a distruggere pure la Maratona

È stata una festa la maratona di Roma, come lo sono tutte le maratone nelle grandi città. Ma un successo non proprio se si considera che dai 14mila iscritti dell'anno scorso ieri sulle strade della capitale ieri c'erano solo diecimila atleti: un terzo in meno, che non è poco tenendo conto che la 42 chilometri capitolina negli anni è sempre stata una delle gare più frequentate in circolazione con una nutritissima presenza straniera. Certo, se si considera che mesi fa il rischio era quello che non si corresse del tutto per la scelta del Campidoglio di sottoporre a bando l'organizzazione della gara da sempre appannaggio del Marathon club con tanto di contenzioso e ricorsi risolti solo da una sentenza del Tar, si può dire sia andata di lusso. Resta il fatto che quattromila maratoneti persi per strada sono un bel tesoretto disperso anche considerando il calo fisiologico di questi ultimi anni di molte manifestazioni italiane ma non straniere che invece, da New York a Valencia, hanno fatto registrare un record di presenze. Ciononostante nella capitale si festeggia e ieri, sotto la pioggia, un più che soddisfatto sindaco Virginia Raggi ha dato il via alla XXV edizione «firmata» in extremis dalla Fidal che si è fatta carico dell'organizzazione: «Diecimila iscritti sono un lascito straordinario - ha spiegato alla vigilia il presidente federale Alfio Giomi - Abbiamo tenuto in piedi la Maratona di Roma e tutto il gruppo avrebbe la voglia di organizzarne anche una seconda ma non sta a noi decidere. Oggi consegniamo un patrimonio a coloro che si sono candidati a organizzarla».

Già perché ora la palla torna al centro in attesa di sapere chi sarà il prossimo anno a dare il calcio d'inizio per non rischiare di disperdere un patrimonio sportivo che dal «no» olimpico, alle polemiche per le buche del Giro d'Italia, al braccio di ferro sull'Ippodromo Capannelle rischia, come continua a ripetere l'opposizione, di veder scorrere i titoli di coda sul molti eventi dello sport capitolino. L'ultimo a «saltare» in ordine di tempo è stata la «Mezza Maratona serale» in programma a giugno, una delle gare più amate e partecipate. «A seguito dei numerosi tentativi di richiesta del nulla osta all'amministrazione di Roma Capitale, tutti con esito negativo - spiegavano qualche tempo fa gli organizzatori dell'Italia Marathon Club - prendiamo definitivamente atto di non avere più margini di rinvio della decisione». Un caso. A cui aveva replicato l'assessore allo sport Daniele Frongia: «La cabina di regia composta da Roma Capitale, dal Coni e Fidal spiegava in una nota - ha espresso parere negativo allo svolgimento dell'evento. Tra i motivi anche le relazioni negative della Polizia Locale e di Atac riguardo l'edizione 2018 caratterizzata da gravi disagi legati alla circolazione stradale e alla sicurezza». Palla al centro anche qui.

Ma con triplice fischio finale.

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