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"Basta talk-pollaio". Svolta in Rai: la "mannaia" dopo il caso Orsini

La commissione di vigilanza Rai sta lavorando a un regolamento in cinque punti per migliorare la qualità dei talk, alla luce delle polemiche scaturite dopo le ultime dichiarazioni del professor Orsini

"Basta talk-pollaio". Svolta in Rai: la "mannaia" dopo il caso Orsini

Dopo le polemiche sulle discusse comparsate televisive di Alessandro Orsini al programma Cartabianca, la commissione di Vigilanza Rai è pronta a intervenire per mettere un freno "all'effetto pollaio" nei talk del servizio pubblico.

A destare scalpore è stata l'uscita del docente della Luiss secondo cui sia meglio far vivere i bambini sotto una dittatura piuttosto che vederli morire "sotto le bombe in una democrazia". Frasi che, secondo il direttore di Raitre Franco Di Mare, sono "riprovevoli, assolutamente incondivisibili, di cui il professor Orsini si assume naturalmente la responsabilità". La conduttrice Bianca Berlinguer, intervistata dal Corriere della Sera, rivela di non avere rapporti con Di Mare da oltre più di un anno e difende il suo operato in nome del pluralismo (e anche dello share). La commissione di Vigilanza Rai, però, come ricorda Repubblica, lavora da settimane ad una "proposta di risoluzione sulla presenza di commentatori ed opinionisti all'interno dei programmi Rai". Un regolamento, valido solo per la tivù di Stato, articolato in cinque punti e che sia presto trasformato in una mozione unitaria votata da tutti i gruppi parlamentari. L'obiettivo è quello di garantire, anche mediante una diversa selezione degli ospiti, un'informazione corretta dei fatti, tanto più indispensabile "in questa fase drammatica" in cui "il servizio pubblico è chiamato a marcare la propria differenza" rispetto alle emittenti private.

Le nuove regole

Prima di tutto, si raccomanda di ospitare in trasmissione "solo persone di comprovata competenza e autorevolezza" e di evitare, dunque, personaggi 'tuttologi' che servono solo a fare audience. In secondo luogo, si prevede una "rotazione delle presenze" così "favorire la pluralità delle voci", evitando che alle trasmissioni partecipino sempre le stesse persone, magari amiche del conduttore di turno. Nel terzo punto si raccomanda di "privilegiare" le ospitate a titolo gratuito, mentre al quarto di evitare "la rappresentazione teatrale degli opposti e delle contraddizioni, alla ricerca della spettacolarizzazione e del dato di ascolto". Infine, si chiede di garantire la veridicità delle notizie e delle fonti, assicurando "l'equilibrio corretto delle posizioni esposte".

Il relatore e presidente della bicamerale, Alberto Barachini, ha annunciato che il testo sarà posto al vaglio dei altri parlamentari il 12 aprile e che potrebbe riguardare anche la scelta dei conduttori e degli altri giornalisti impegnati nei talk. "È importante fare una valutazione sulle risorse interne della Rai", ha detto all'Ansa Barachini, aggiungendo:"Sarebbe opportuno utilizzare anche chi ha avuto esperienza all'estero, non solo per una questione di risparmio".

In questo caso il riferimento è all'ex direttore dell'Espresso, Marco Damilano, a cui Raitre ha affidato un breve programma di informazione che partirà in autunno.

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