Raid notturno, profanate 70 tombe: incursioni anche nel settore ebraico

L'ipotesi è che si tratti dell'azione di una banda di ragazzini, l'Ama ha fornito le immagini registrate dalla videosorveglianza

Pier Francesco Borgia

Roma Un raid notturno. Una bravata stupida e irresponsabile. Questo il senso di quanto scoperto ieri mattina dai custodi del Cimitero monumentale del Verano nel consueto giro mattutino di ispezione. Una settantina di tombe erano state danneggiate nel corso della notte. Evidentemente, da quanto ricostruito con l'ausilio delle immagini delle telecamere a circuito chiuso, un gruppo di persone, si è introdotto nel cimitero nottetempo e si è abbandonato a disinvolti atti vandalici. I sepolcri danneggiati, secondo quanto riferito dai responsabili dell'Ama, la municipalizzata cui spetta il compito di gestire il Verano, si trovano in quattro settori tra i quali anche il settore ebraico e il Pincetto. Adesso le forze dell'ordine stanno esaminando attentamente le immagini della videosorveglianza per valutare e per capire la matrice del gesto. Secondo i primi riscontri l'atto vandalico sarebbe stato opera di un gruppetto di cinque o sei ragazzi. Molto giovani, secondo le indiscrezioni. Probabilmente minorenni. Le immagini raccolte dicono, poi, che avrebbero infierito sulle tombe con gli stessi oggetti trovati sul posto: vasi, croci, menorah tolti dai loculi. Essendo state colpite diverse zone del cimitero, si escluderebbe la matrice razzista.

Il Verano è il cimitero monumentale della Capitale e ospita sepolcri di pregio artistico oltre che le rombe di importanti personaggi come Edoardo De Filippo, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Alberto Moravia, Alberto Sordi. Giuseppe Ungaretti.

«Chi si è macchiato di questo orrore è un vile, non posso definirlo altrimenti. E il gesto fa male a prescindere dalla confessione della persona sepolta», commenta Ruben Della Rocca, vicepresidente della Comunità ebraica romana. Ieri mattina, appena appresa la notizia, Della Rocca insieme con una folta rappresentanza della comunità (e con in testa il rabbino capo della città, Riccardo Di Segni, e la presidente della comunità, Ruth Dureghello) si è recato nella sezione ebraica per raccogliersi in preghiera e recitare un Kaddish: «È un modo per ricordarli, spiega, non parlando di morte, ma glorificando il Signore».

Intanto il mondo politico ha comunque stigmatizzato il gesto e offerto solidarietà alla comunità ebraica. «Devastare e profanare le tombe di un cimitero è un atto ignobile e vile - spiega Emanuele Fiano, parlamentare del Pd - La rabbia e il dolore per questo ennesimo atto di brutalità devono lasciare il posto alla solidarietà per le famiglie colpite nei loro affetti più cari, insieme alla richiesta di far luce su quanto accaduto affinché i responsabili siano chiamati a rispondere del loro inqualificabile gesto».

«Nell'augurarmi che le forze dell'ordine individuino il prima possibili gli autori di un gesto così deplorevole - commenta Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale -, invito la giunta grillina e il sindaco Raggi a rafforzare la

sicurezza e il decoro all'interno del cimitero del Verano. I cimiteri, come tanti altri luoghi della città, sono stati abbandonati al degrado e oggi sono facile preda di chi, forse non ha rispetto di nulla e di nessuno».

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