Reddito basso, prime proteste. E scatta la propaganda M5s

I grillini costretti ad arginare il malcontento: diffondono storie strappalacrime di chi ha incassato il sussidio

Reddito basso, prime proteste. E scatta la propaganda M5s

No, i 200 che mercoledì hanno messo sotto assedio la sede Inps di Afragola nel napoletano, non ci sono. Nemmeno la disoccupata di Fano, nelle Marche, che si è ritrovata 69 euro sulla card gialla magnificata da Luigi Di Maio. Con loro, le altre storie del reddito di cittadinanza che non vanno raccontate. Da chi ha ricevuto soltanto 40 euro, alla signora Mimma, beneficiaria di un assegno di 278 euro mensili, che giovedì sera negli studi di Piazzapulita ha messo alle corde un balbettante Gianluigi Paragone. L'ondata di malcontento rischiava di far sprofondare nei sondaggi un Movimento che, faticosamente e a colpi di polemiche, sta tentando di contenere l'avanzata degli alleati di governo leghisti.

Quindi, se la politica, mai come ora, è «narrazione», allora gli sherpa della comunicazione a Cinque Stelle hanno pensato bene di rivoltare la frittata. La propaganda sul reddito di cittadinanza deve essere tutta incentrata sulle «storie». E non conta il numero di persone davvero soddisfatte dall'importo percepito. No, basta colpire nel segno. Un esempio? L'ottico di Giuseppe Conte. Ecco cosa ha scritto il premier sul Blog delle Stelle il 2 maggio scorso: «Un vecchio amico che ha un negozio di ottica mi ha inviato un messaggio informandomi di avere venduto un paio di occhiali da vista a un signore che ha utilizzato la carta del reddito di cittadinanza». Il racconto più è «strappalacrime» e meglio è. E Conte ha così concluso il quadretto: «Mi ha scritto che il cliente aveva problemi di vista, ma non poteva permettersi un paio d'occhiali». L'organo ufficiale del M5s ha rilanciato interviste realizzate da trasmissioni televisive con alcuni fruitori del reddito di cittadinanza. C'è Sandro, scovato dal programma di Rete 4 Stasera Italia, che ha preso 500 euro. Il Blog si abbandona a toni trionfalistici: «Dicevano non fosse possibile. Oggi è realtà. Sandro è uno dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza: 500 euro. Vive in una roulotte ed andava avanti in un'esistenza fatta di stenti e sacrifici. La sua vita da oggi cambia e potrà tornare ad essere l'uomo che era prima, come lui stesso ha detto». Segue la storia di Raffaele, intervistato da Porta a Porta, invalido disoccupato che ha ritirato la card del Rdc. La sfortunata parabola, nel post pubblicato sul Blog, è arricchita dalla polemica politica contro il Pd. «Il signore invalido», scrivono i grillini, «con la minestrina del Rei prendeva circa 200 euro di sussidio; con il Reddito di Cittadinanza la sua famiglia, composta da tre invalidi, riceverà 1.200 euro». Qualche riga prima i pentastellati tuonano contro «Renzi e Zingaretti, sbiaditi protagonisti di un Pd che pensa ancora ad alzarsi gli stipendi a 19mila euro». Infine Chiara, che, scrive il Blog, «stringe la tessera gialla come se fosse l'imbracatura di un paracadute che si è legata addosso per non precipitare nel vuoto».

Tra le storie curiose, non raccontate dal sito del M5s, ricordiamo quella dell'anziana di 107 anni, sarda, che percepisce un reddito di cittadinanza di 86 euro.

Ma a dar manforte alla causa è arrivato anche Il Fatto Quotidiano. Il giornale ha aperto una casella email dove inviare le storie sul Rdc. Quelle pubblicate fino ad ora sono tutte positive.

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